Ecco cosa succedeva a Non è la Rai”, dopo 30 anni arriva la confessione di Pamela

Volto storico di Non è la Rai, programma cult e innovativo degli anni ’90, Pamela Petrarolo è oggi una donna matura e affermata e ricorda quel periodo con nostalgia. All’epoca poco più che maggiorenne Pamela visse l’esperienza di Non è la Rai con l’inconsapevolezza di un’adolescente, era qualcosa di nuovo che l’appassionava in un contesto televisivo che stava cambiando e che si approcciava a nuovi format.

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Pamela Petrarolo: “Ringrazio Boncompagni per…”

Contattata da PiùDonna Pamela Petrarolo ha spiegato cosa fu per lei Non è la Rai e quanto è grata ancora oggi a Gianni Boncompagni per averla preparata televisivamente. Ricordiamo che in questi giorni si festeggia il trentennale del programma, una data storica che Mediaset extra ha deciso di celebrare mandando in onda una maratona delle puntante più iconiche di Non è la Rai. Al magazine Pamela ha rivelato cosa succedeva tra le ragazze dietro le quinte del format, riconoscendo che non mancavano liti anche se tutte molto superficiali:

“Eravamo ragazzine, poco più che adolescenti. I litigi lasciano il tempo che trovano. Quello che poteva accadere in un liceo o in una gara di nuoto. Eravamo tutte femminucce, quindi più competitive e vanitose.” La Petrarolo ha poi aggiunto: “Trovarsi davanti alle telecamere era un modo per tirare fuori la nostra femminilità. Ma tutto passava. Si riusciva a lavorare insieme anche perché ognuna di noi passava il tempo con il suo gruppetto. Era impossibile andare d’accordo con 100 persone.”

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Pamela Petrarolo: “Oggi sono una donna consapevole”

Pamela Petrarolo ha affermato d’essere oggi una donna più consapevole, quando ha partecipato a Non è la Rai non si rendeva conto dell’opportunità ricevuta ma soprattutto molte delle ragazze furono travolte dal successo e questo era qualcosa di nuovo e inaspettato difficile da gestire: “Oggi sono una donna in assoluto più consapevole. A quindici anni non è così scontato rendersi conto del successo che mi travolse allora.”

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Pamela ha poi concluso che Non è la Rai è un programma legato al passato, oggi con i social sarebbe impossibile gestire tutti gli effetti collaterali che ne deriverebbero: “Per me non è la Rai rimane e rimarrà per sempre una creatura degli anni 90’. I social sarebbero stati devastanti per adolescenti fragili come noi all’epoca che venivamo prese di mira spesso dai giornali”.

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