Personaggi noti e non si sono schierati sui social a favore dell’approvazione del DDL Zan che tante polemiche sta suscitando già da qualche mese. Il decreto che è prossimo a superare la fase finale dell’approvazione non piace a tutti per alcune lacune legislative che andrebbero colmate, tuttavia vip come Fedez, Elodie e tanti altri hanno manifestato il loro sostegno nei confronti di una legge che è necessaria per colmare alcuni vuoti.
Elodie vs il battesimo: la dichiarazione indigna i fans
Ad alimentare la polemica in questi giorni anche la richiesta del Vaticano di modificare il disegno di legge considerato inadatto dagli organi della Santa Sede ma soprattutto non coerenti con gli accordi stabiliti dal Concordato. Immediata la reazione di Fedez che non manca mai d’esporsi anche in situazioni scomode, a fare compagnia in modo polemico al rapper anche Elodie che su Instagram ha commentato l’accaduto in modo diretto:
“Oggi un ringraziamento speciale va ai miei genitori che non mi hanno battezzata, grazie“ parole quelle d’Elodie che celebrano il DDL Zan e invitano il Vaticano a prendere una posizione diversa decisamente più adeguata al momento sociale, inoltre la Santa Sede non dovrebbe interferire sulla legislazione italiana. E mentre Fedez invita la Chiesa a pagare ben 5 miliardi di tasse immobiliari, Elodie si avventa contro il Vaticano non ricordando che ha una croce tatuata sul braccio.
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Elodie attaccata per le sue parole contro il battesimo
Superiore alle critiche e pronta ad affrontare anche chi non approva le sue affermazioni Elodie ha ignorato che le ha fatto la predica in merito al sacramento del battesimo. Le parole della cantante non sono state apprezzate da tutti, anzi in molti si sono indignati per una dichiarazione per alcuni così inappropriata alla situazione.
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C’è chi sostiene che le dichiarazioni di Fedez come quelle d’Elodie siano strumentalizzate, si può essere a favore dell’approvazione del DDL Zan senza per forza essere dalla parte dei due vip che per alcuni sono fuori dagli schemi e non coerenti con la battaglia espressa dalla legge Zan che che ha l’obiettivo di contrastare la discriminazione e la violenza per motivi legati al sesso, al genere, all’orientamento sessuale, all’identità di genere e alla disabilità.