Alessandra Mussolini a favore della legge Zan, la Lucarelli non ci crede: “Facile adesso”

Alessandra Mussolini ha esposto il proprio sostegno alla disegno di legge Zan contro l’omotransfobia, ma la Lucarelli non è convinta.

Come esponente di partito di destra, Alessandra Mussolini ha espresso spesso pareri contrari alle rivendicazioni della comunità Lgbt. Si pensava, dunque, che il suo parere a tal proposito, probabilmente influenzato da un’educazione di stampo cattolico, fosse differente da quello di questa minoranza e da quello della sinistra. Non sappiamo se in questo periodo si sia spostata su una posizione più conciliante, ma sappiamo che è favorevole al disegno di legge contro l’omotransfobia.

La proposta è rimasta bloccata in parlamento per via dell’opposizione di Lega e FdI. Difficile con la composizione attuale del governo che lo stallo si sblocchi e si proceda ad un’approvazione. Motivo per cui le associazioni a tutela dei diritti della comunità Lgbt stanno cercando il consenso tramite iniziative social e raccolte firme. All’iniziativa social principale ha aderito anche Alessandra Mussolini, la quale ha postato una foto in cui ha scritto sulla mano #Ddl Zan e nella cui didascalia ha aggiunto: “Subito la legge…Mai più discriminazioni”.

Alessandra Mussolini, l’appoggio al Ddl Zan è sincero?

Sono stati parecchi coloro che hanno storto il naso davanti all’appoggio inatteso della Mussolini. Ricordando alcune dichiarazioni del passato, infatti, l’appoggio ad una legge che tutela i diritti della comunità Lgbt potrebbe sembrare un controsenso. In realtà, però, tale legge non va a tangere la posizione dell’ex parlamentare sulla questione famiglia o adozione, dunque non penso – qualora la posizione di Alessandra Mussolini sia rimasta la medesima – possa essere considerato un controsenso.

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Il ddl Zan è una legge che punisce tutte le forme di discriminazione e odio nei confronti di omosessuali, bisessuali, trans e lesbiche, ma anche nei confronti delle donne e dei disabili (qui il testo completo). Insomma va a coprire un vuoto legislativo per proteggere i più deboli (coloro che più di tutti subiscono discriminazioni) dagli attacchi e dalle ingiustizie che fino ad oggi hanno condizionato la loro vita, il loro lavoro e la loro libertà d’espressione. Voler difendere le minoranze e i più deboli da azioni di violenza non è né di destra né di sinistra è un valore fondante delle società umane e delle costituzioni moderne. La lotta alla violenza è il principio base, inoltre, di qualsiasi religione.

Selvaggia Lucarelli trova l’appoggio della Mussolini troppo comodo

Tra chi ha storto il naso di fronte l’appoggio della Mussolini c’è anche Selvaggia Lucarelli. La giornalista in un post Facebook in cui mostra la foto dell’ex parlamentare, scrive di non aver voluto partecipare alla vetrina social in favore del Ddl Zan e contro l’ostruzionismo della Lega. Il motivo di tale mancato supporto è proprio la presenza, tra i vari sostenitori, di personaggi che a suo avviso lo fanno più per opportunismo che per convinzione: “Parlo a titolo personale ed esprimo il mio disagio nel vedere gente che non ha mai detto mezza parola, che non ha mai messo la faccia in alcuna battaglia e ora mette la mano con la frasetta nella sua pagina Instagram”.

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Chiarito il suo punto di vista sul movimento social in generale, Selvaggia attacca direttamente la Mussolini scrivendo: “O peggio, come la Mussolini, che diceva ‘meglio fascista che froc**’ o ‘ma dove vai vestito da donna?’ e oggi si fa la fotina per sostenere una legge conto le discriminazioni. Fotina che ha confermato le ragioni delle mie perplessità. Facile strizzare l’occhio al mondo lgbt quando si lascia la politica (perché nessuno ti vota più) e si decide di entrare nel mondo dello spettacolo”. Insomma trova che sarebbe stato decisamente più utile un appoggio mentre era in politica, visto che si tratta di una questione politica.

Ma il suo non è un commento riferito solo all’ex concorrente di Ballando, ma a tutti quei personaggi del mondo dello spettacolo che fino ad oggi sono stati in silenzio e che ora alzano la mano: “Perché il sostegno del mondo lgbt fa comodo, quando si fa spettacolo, meno quando vuoi prendere voti a destra. E quindi allargo la questione anche agli altri personaggi noti che in questi giorni mostrano manine o rilasciano dichiarazioni, dal nulla: tutto questo va bene, ma bisogna partire da un po’ più lontano e in tempi non sospetti, per incidere davvero. Per fare la differenza”.

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