Pier Silvio Berlusconi rivoluziona tutto: super colpo per il manager Mediaset

L’Amministratore Delegato di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi, può esultare per un grande colpo che proietta il Biscione sul mercato. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Il colpo di Mediaset

Mediaset continua la risalita nel mercato televisivo italiano e presto potrà contare su un nuovo canale. Come riporta L’Espresso, una delibera dell’Agcom – l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni – dello scorso 21 aprile, infatti, aggiunge un canale generalista al Biscione. Un grandissimo successo per Pier Silvio Berlusconi, Amministratore Delegato della società. Mediaset, disporrà dunque di Rete 4, Canale 5, Italia Uno e del Canale 20. Quest’ultimo è uno spazio televisivo acquistato in passato da ReteCapri. Confermate, invece, tre reti generaliste per la Rai, ovvero Rai Uno, Rai Due e Rai Tre. A seguire, invece, resta invariata la gestione televisiva, con una rete, La7, per Urbano Cairo. E poi ancora: Tv8 di Comcast – collegata a Sky – e il Nove di proprietà di Discovery.

Chiariamo meglio: il Canale 20 esiste da qualche anno, ma è un canale classificato come semi-generalista. Ha una media di ascolti share vicino all’1% e manda in onda eventi sportivi, come le qualificazioni europei o mondiali. Oppure serie televisive di grande successo, ereditate da Italia Uno. Con un nuovo canale generalista, Mediaset vedrà aumentare il proprio valore economico, primo gruppo televisivo nel nostro Paese. Che si tradurranno, chiaramente, in materia di vantaggi industriali e pubblicitari.

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La richiesta di Mediaset ad Agcom

I canali generalisti – come si apprende da Agcom – sono collocati, in maniera omogena, dall’1 al 9, con l’unica esclusione del 20. Quest’ultimo – come da nome – si trova tra i canali locali e tematici. Fonti Mediaset hanno comunicato a L’Espresso che la richiesta avanzata all’Agcom di riconoscere il nuovo ruolo di generalista al canale era ormai diventata necessaria. Questo, proprio per non perdere la posizione acquisita.

Tutto, come spiega il settimanale, è avvenuto nel mese di ottobre, in virtù dell’arrivo in Italia della seconda generazione del digitale terrestre. E, dunque, con il trasferimento delle frequenze televisive.

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