La storia di Malika Chalhy, cacciata di casa perchè gay. La mamma: “Ti auguro un tumore”

La storia di Makila Chalhy ha scosso l’opinione pubblica. Tantissimi i messaggi di solidarietà per la giovane cacciata di casa perché omosessuale.

La storia di Malika

La storia di Makila Chalhy continua a far discutere. Stiamo parlando della giovane, 22 anni e residente a Castelfiorentino, lo scorso gennaio è stata cacciata di casa dai genitori. Il motivo? La ragazza, con una lettera, ha deciso di raccontare al sua famiglia di essere omosessuale e di essere innamorata di una ragazza. Ma suo padre, sua madre e suo fratello, non solo l’hanno sbattuta fuori da casa, ma l’hanno anche ripetutamente minacciata. Il caso è stato raccontato da Fanpage, che ha riportato alcuni messaggi mandati dai familiari alla ragazza. Sua madre le ha detto: Sei uno schifo, lesbica, se ti vedo t’ammazzo. Non mi portare a casa quella puttana perché le taglio la gola, sei la rovina della nostra famiglia”.  E ancora: “Ti auguro un tumore, sei la rovina della famiglia, meglio una figlia drogata che lesbica”. 

Malika ha raccontato a Fanpage che, tre giorni dopo essere stata cacciata di casa, è tornata per cercare di prendere le sue cose. Ed è andata accompagnata dai carabinieri. Ha raccontato: “Arrivata davanti a casa con i Carabinieri ho chiesto gentilmente a mia madre di farmi entrare solo per riavere i miei vestiti e le mie cose. Ma lei, rivolgendosi ai due agenti, ha detto di non sapere chi fossi”. Inoltre è stata cambiata la serratura dell’appartamento per evitare che lei potesse tornare. A distanza di tre mesi il caso è diventato di portata nazionale e nei confronti della famiglia è stato ipotizzato il reato di violenza domestica.

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La solidarietà nei confronti di Malika

Tantissimi i messaggi di vicinanza e di solidarietà nei confronti della giovane Malika. Il cantante Fedez, sui social ha commentato così la vicenda: “Mi avete inviato in tanti la terribile e assurda storia di Malika. Non posso immaginare cosa significhi sentirsi dire certe parole da voltastomaco da parte di un genitore che ti ha messo al mondo”.

In una nuova intervista, Malika ha voluto ringraziare tutti. Ha spiegato la giovane: “Sono andata a dormire sentendomi grata per aver avuto finalmente la possibilità di denunciare le violenze dei miei genitori e della mia famiglia. Ma credendo che il giorno dopo tutto sarebbe tornato come prima. Non è stato così. Il sostegno che sto ricevendo è enorme. Sia da parte dell’opinione pubblica che di personaggi noti delle istituzioni e del mondo dello spettacolo”.

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