Nino Manfredi, com’è morto il grande attore: le cause del decesso

Nino Manfredi, uno dei più grandi interpreti del grande cinema italiano, è scomparso il 4 giugno del 2004. Da oltre un anno combatteva a seguito di un terribile malore. Ecco come è morto il grande attore.

La morte di Nino Manfredi

Lui è stato uno dei più grandi attori della storia del cinema italiano. Nino Manfredi, una delle leggende del grande schermo nostrano, si è spento il 4 giugno del 2004 all’età di 83 anni. Nel luglio del 2003, l’attore era stato colpito da un ictus, nel corso delle riprese del suo ultimo film La fine di un mistero. In un’intervista rilasciata a Repubblica nel 2004 la figlia Roberta spiegò: “Gli ultimi mesi di vita di papà sono stati un calvario: non potevo accettare di vederlo tracheotomizzato, prigioniero del corpo”. L’ictus, compromise fortemente lo stato di salute del grande attore, che si spense poi per le conseguenze dovute ad un’emorragia celebrale.

Quando nel 2004, venne resa nota la notizia della morte dell’attore, un intero Paese si trovò in lutto. Un anno prima, come detto, venne ricoverato presso l’Ospedale Santo Spirito di Roma per un ictus. Per quei drammatici mesi, la famiglia preferì mantenere l’assoluto riserbo sull’attore. I funerali si svolsero presso la Chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo, alla presenza di oltre 200 tra amici e colleghi. La salma venne poi esposta in Campidoglio e tutta Roma accorse per dare l’ultimo saluto all’amato attore.

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La grande carriera di Nino Manfredi

Nino Manfredi è considerato uno dei mostri sacri del cinema italiano. Nella sua carriera ha saputo alternare interpretazioni comiche e drammatiche, ed ha vinto numerosi riconoscimenti. Ha vinto quattro David di Donatello come migliore attore protagonista e quattro Nastri d’Argento per la stessa candidatura. Manfredi è stato protagonista di alcune delle pellicole più belle della storia del cinema italiano.

Da Brutti, sporchi e cattivi a Pane e Cioccolata, passando per C’eravamo tanto amati, fino a Cafè Express. Il suo mito resterà per sempre, nei capolavori della settima arte che ha regalato al grande pubblico.

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