Bruzzone attacca (anche) Pier Silvio Berlusconi: “Insulti, body shaming e offese”

La criminologa Roberta Bruzzone ha attaccato pesantemente Il Grande Fratello Vip . L’opinionista televisiva ha tirato in ballo anche Alfonso Signorini e la produzione Mediaset. Ecco le sue parole.

L’attacco a Il Grande Fratello Vip

La squalifica della conduttrice Alda D’Eusanio dalla casa del Grande Fratello Vip ha scatenato accese polemiche. La conduttrice aveva definito il compagno di Laura Pausini un uomo violento che spesso malmenava la cantante. A pronunciarsi anche la nota criminologa, opinionista in diverse trasmissioni, Roberta Bruzzone. La criminologa si è scagliata contro il programma condotto da Alfonso Signorini, ma anche la produzione Mediaset. Un accusa che arriva sin ai piani alti del Biscione, fino nelle stanze occupate dall’Amministratore Delegato Pier Silvio Berlusconi.

In un’intervista rilasciata a FQ Magazine Bruzzone spiega: “Trovo che l’aspetto sconcertante di questa vicenda sia il fatto che ci si metta a fare una discussione di questo genere. […] Toccando aspetti delicatissimi su un tema importante, come quello della violenza sulle donne, per gettare un’ombra terribile su una persona”. E su Alda D’Eusanio: “Ha avuto un atteggiamento nocivo normalizzazione sociale’ di argomenti (come il tema della violenza sulle donne) che invece necessitano di essere trattati con il giusto peso, visto che parliamo di fenomeni purtroppo di estrema diffusione”. 

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L’attacco alla rete Mediaset

La criminologa va oltre: “Un programma del genere, in un contesto di grande depressione e crisi come quello che stiamo vivendo, non dovrebbe andare proprio in onda”. E ancora: “Il focus si accende sugli insulti, il body shaming, le offese. Temi come la violenza sulle donne trattati con superficialità. Faccio fatica a pensare che l’editore non sia consapevole di cosa stia accadendo in quel determinato programma. Che così facendo scatena dinamiche pericolose”. 

La criminologa tira però in ballo anche Mediaset: Non si possono scindere la linea editoriale dalla persona che partecipa ad un reality”. Secondo Bruzzone se un programma viene costruito, in qualche modo, sulle polemiche e su alcuni comportamenti negativi dei partecipanti, ha spiegato, vi è una corresponsabilità del programma.

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