Giulia Michelini, chi è il suo ex compagno padre di suo figlio

L’amata attrice Giulia Michelini ha un figlio, avuto da giovanissima. Ma sapete chi è il suo ex compagno, padre di suo figlio? Ecco di chi si tratta.

Il padre del figlio di Giulia Michelini

Giulia Michelini è una delle attrici più amate dal grande pubblico televisivo, ormai volto della grande fiction Mediaset. Talento puro, bellezza acqua e sapone, Michelini ha raggiunto il grande successo con il personaggio di Rosy Abate. Giulia Michelini ha un figlio, avuto da giovanissima. Nel 2002, quando ha debuttato sul piccolo schermo in Distretto di Polizia, interpretava Sabina, sorella della protagonista interpretata da Claudia Pandolfi. Allora Michelini, 19enne, era incinta, come il suo personaggio nella fiction del resto. Da lì a poco, infatti, sarebbe venuto al mondo Cosimo.

In una recente intervista, Giulia Michelini, parlando della sua gravidanza, ha spiegato: “Sono rimasta incinta e ho affrontato l’esame di maturità con il pancione. Tra la versione di latino e il compito di matematica, andavo in bagno a vomitare”. Ma chi è il padre di suo figlio? Si chiama Giorgio Cerasuolo, noto velista, e di 8 anni più grande dell’attrice. I due hanno avuto una lunga storia d’amore, iniziata quando Michelini aveva 17 anni. Dopo la nascita di Cosimo, i due si sono fidanzati. Ha spiegato l’attrice a Vanity Fair in un’intervista di qualche tempo fa: “Non credevo molto nel rapporto con il padre. Anzi, a dirla tutta, sapevo che sarebbe finita e che sarei rimasta sola con mio figlio, ma è come se questa cosa mi avesse dato una spinta in più”.

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Il racconto dell’attrice

Una gravidanza difficile, come ha raccontato la stessa Giulia Michelini, nella stessa intervista. L’attrice, infatti, ha spiegato di aver anche pensato di abortire: “All’appuntamento sono andata da sola, è stata chiamata una ragazza, poi un’ altra, non so neanche io cosa mi ha portata ad alzarmi. So solo che a un certo punto sono andata via. Ero nel panico totale”.

E ancora: “Una volta uscita sono entrata in una cabina telefonica per chiamare mia madre. Sull’apparecchio c’era un elastichetto da bambina, non ricordo se con due cubetti o due ciliegine, lo so, è stupido, ma vedendolo mi sono detta: va bene così, sto facendo la cosa giusta”.

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