Lazio, caos tamponi: Immobile e Leiva positivi per l’Uefa ma non per la Serie A

La Lazio ha dovuto rinunciare a Lucas Leiva e Ciro Immobile per l’esito positivo dei tamponi Uefa. La Figc apre un’inchiesta.

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Come successo un paio di settimane fa all’Inter, quando la squadra milanese dovette rinunciare ad impiegare Hakimi per la partita contro il Borussia Monchengladbach, nelle scorse ore la Lazio ha dovuto rinunciare a Lucas Leiva, Strakosha e Ciro Immobile per positività al Covid-19. I due calciatori sono stati sottoposti a tampone costantemente in questo periodo e per la Serie A  sono risultati sempre negativi.

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Il risultato negativo è stato ottenuto anche a poche ore dalla notizia della positività dei tre calciatori, il che fa pensare che la differenza di risultati sia legata al laboratorio in cui vengono effettuati. Se per i tamponi Uefa, così come per quelli delle nazionali italiane, ad occuparsene è un solo laboratorio, in campionato non esiste un’indicazione precisa, dunque le società si rivolgono ad un laboratorio qualsiasi.

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Caos tamponi, la Lazio pronta a fare ricorso

La validità del tampone effettuato dall’Uefa non è messa in discussione. Per regolamento, infatti, l’associazione calcistica europea ha richiesto ad ogni singolo Paese di usufruire di un solo laboratorio, così da avere un’uniformità di risultati. La negatività dei tamponi effettuati successivamente, dunque, non influisce sulla posizione dei tre calciatori, i quali sono costretti a rimanere a casa.

Dato il caos generato dalla situazione Lazio ed il precedente di Hakimi (negativo a sole 24 ore dalla riscontrata positività), la Figc ha deciso di aprire un’indagine per capire da cosa è causata la difformità dei risultati. Nel caso in cui venissero riscontrate delle irregolarità da parte delle società sarebbero previste delle sanzioni.

Cosa rischia il club in caso di irregolarità 

Qualora venissero riscontrate delle irregolarità verrebbe punito, in base al giudizio sportivo, l’aver messo a rischio la salute dei tesserati e la volontà di alterare la partita. Ecco cosa recita il regolamento a riguardo:

“In caso di violazione, a carico della società responsabile si applicano, a seconda della sua gravità, le sanzioni di cui all’articolo 8 che vanno dall’ammenda, alla penalizzazione, alla retrocessione all’ultimo posto fino all’esclusione dal campionato. La gravità della violazione è valutata in funzione del rischio per la salute dei calciatori, degli staff, degli arbitri e di tutti gli addetti ai lavori esposti al contagio da Covid-19, nonché dell’accertata volontà di alterare lo svolgimento o il risultato di una gara o di una competizione”.

Per quanto riguarda il rischio di sanzioni, ammende o squalifiche, il presidente della Lazio Lotito si è detto abbastanza tranquillo. Il numero uno biancoceleste si è detto pienamente disponibile alla collaborazione con l’Uefa e la Figc, al fine di assicurare la sicurezza e la salute di tutti i dipendenti del club e di quelli delle altre squadre che fanno parte delle competizioni in cui gioca la Lazio.

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