Insegnante aggredito: sgrida l’alunna e si becca un pugno in faccia

Dopo una normale sgridata di un insegnante a un alunna, che capita quasi quotidianamente in aula, il docente si è preso un pugno

Sono vicende che ormai siamo quasi abituati a sentire, quelle di ragazzi e genitori che si ribellano all’autorità dell’insegnante. Se, negli anni Settanta, la figura del docente era vista come intoccabile e inattaccabile, anche in casi di evidenti errori da parte sua, oggi la questione si è completamente ribaltata.

Insegnante sgrida alunna
Sgrida un’alunna e si becca un pugno (solonotizie24.it)

Dopo il caso della docente che ha pubblicamente denunciato tutta la sua classe per il modo in cui è stata trattata, dall’Italia arriva un’altra storia incredibile, successa tra le aule di scuola. Un insegnante, infatti, ha preso un pugno in faccia dal padre di un’alunna: ecco cos’è successo.

Pugno in faccia al professore della figlia

L’assurda vicenda è successa in un istituto scolastico superiore del capporese, in provincia di Ferrara, poco prima delle attesissime vacanze natalizie. Il professore, di 40 anni, si è trovato a dover riprendere duramente un’alunna a causa del suo comportamento: questa, immediatamente, ribatte con parole aspre e dure contro l’insegnante. Una volta a casa, però, la ragazza racconta tutto al patrigno, il quale il giorno successivo si presenta fuori dall’uscita della scuola.

Pugno
Padre di un’alunna tira un pugno all’insegnante (solonotizie24.it)

Pensando che il padre della sua alunna volesse solo parlargli, il professore si è avvicinato: a quel punto, il patrigno ha sferrato all’insegnante un pugno in pieno volto. La vittima si è subito recata al pronto soccorso e, dopo qualche giorno, ha deciso di denunciare il tutto ai Carabinieri. I militari, quindi, hanno identificato il presunto responsabile del gesto e lo hanno deferito all’Autorità Giudiziaria: l’accusa è di lesioni personali. Secondo il Codice, per l’accusa di lesioni personali la pena, se le lesioni sono gravi, può andare dalla multa da € 123 fino a € 619 alla reclusione da uno a sei mesi.

La problematica del comportamento violento, per fortuna di pochi genitori, nei confronti del corpo docente coinvolge anche la provincia estense” hanno riferito i Carabinieri. Le autorità, quindi, hanno voluto ricordare a tutte le famiglie che le aggressioni, verbali o fisiche, costituiscono un reato perseguibile penalmente e non sono affatto un modello educativo adeguato, per i ragazzi. L’insegnante, infatti, quando si trova ad esercitare la sua funzione tra le mura della scuola è un pubblico ufficiale a tutti gli effetti: anche se oggi depenalizzata, l’ingiuria a un pubblico ufficiale è ancora un reato.

 

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