Il calcio a rischio | Non c’entrano i problemi economici, ma gli arbitri

Sono momenti difficili per il calcio. Oltre ai diversi scandali emersi recentemente in merito alle questioni economiche, c’è un problema con gli arbitri

In Italia il calcio non è solo uno sport, ma fa parte della cultura popolare così come le canzoni, la musica e l’arte. Sia che ci piaccia o che invece non ci faccia né caldo né freddo, tutti conosciamo alcuni nomi che ne hanno fatto la storia o alcune date che, come i mondiali del 2006, segnano momenti indimenticabili.

Arbitro di calcio
Arbitro di calcio: ci sono problemi (solonotizie24.it)

Negli ultimi anni, però, qualcosa sembra essersi incrinato. Ai mondiali di Russia 2018, infatti, non siamo passati alla fase a gironi, perdendo contro la Svezia in una drammatica serata a San Siro. A quelli appena conclusi, invece, non ci siamo nemmeno qualificati e siamo stati costretti a goderci la vittoria dell’Argentina dal divano.

Se ai massimi livelli c’è quindi qualcosa che non va, anche alla luce dei recenti avvenimenti nell’ambito dirigenziale delle maggiori squadre, lo stesso si può dire per le categorie inferiori. Qui, però, il problema è un altro: gli arbitri.

Nel calcio mancano gli arbitri

Proprio durante i giorni dei Mondiali di Calcio, quando tutti erano concentrati a seguire le appassionanti sfide che animavano il Qatar, in Italia succedeva qualcosa. L’Associazione Arbitrale, infatti, ha vissuto le improvvise dimissioni di Trentalange dopo la scoperta di errori di gestione, ai vertici. Oggi  questi fatti sono sotto controllo da parte delle autorità e, nel frattempo, si vocifera che ci saranno presto nuove elezioni. Per le oltre 200 sezioni italiane, però, sono giorni tesi: il loro compito è di ricercare nuovi arbitri che garantiscano il ricambio.

Arbitro di calcio
Arbitro di calcio: ci sono problemi (solonotizie24.it)

Tale ricambio, però, sembra non esserci. Da diversi anni, infatti, i flussi in entrata si sono ridotti e tra le famiglie dei giovani calciatori si diffonde il disagio di dover anticipare i costi delle trasferte per le partite, recuperandoli poi in ritardo. Queste diverse situazioni, quindi, portano molti arbitri ad abbandonare il ruolo e, di conseguenza, a mandare in crisi l’intero sport.

Oggi, inoltre, oltre alle entrate minori ci sono partite sempre più difficili da arbitrare. Si pensi che in Serie A il tempo effettivo degli scontri è sceso a 50 minuti, segno che molti dei restanti 40 vengono riempiti da polemiche, scontri e discussioni in cui l’arbitro finisce sempre in mezzo. Se questo clima vale per la serie A, però, è esattamente identico anche nelle categorie inferiori, dove gli arbitri sono semplici appassionati che dedicano la propria domenica pomeriggio a questa attività: se farlo è diventato un peso, allora non lo si fa più. La conseguenza? Si potrebbe fermare il calcio intero.

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