Riflettori puntati su Katia Ricciarelli e una scottante confessione che riguarda il gioco d’azzardo. L’artista ha deciso di rompere il silenzio e raccontare la sua verità.
Nel corso degli anni abbiamo avuto modo di leggere diverse notizie che riguardano la sfera privata di Katia Ricciarelli, come appunto la passione dell’artista per il gioco d’azzardo che spesso è stata oggetto di discussione nel mondo del gossip e non solo.
A rompere il silenzio in tal senso è stata la stessa Ricciarelli in occasione di una lunga intervista rilasciata alle Belve, ospite di Francesca Fagnani.
“Non sono ludopatica”
L’intervista rilasciata al programma sopracitato è stata l’occasione perfetta per Katia Ricciarelli per parlare della sua passione per il gioco d’azzardo, ma prestando bene attenzione a spiegare come questa non rientri nei casi di Ludopatia affermando di non sentire la costante esigenza di ‘giocare’ e stare così lunghi periodo lontana dai casinò.
Non a caso, nel momento in cui la giornalista e conduttrice delle Belve parla della passione per il gioco d’azzardo, ecco che chiede alla Ricciarelli se a divertirla sia in parte l’adrenalina provata durante l’attesa e quindi dell’esito della vittoria o sconfitta durante la manche. La risposta della cantante è stata immediata e positiva: “Si, l’adrenalina e, soprattutto, è un momento in cui mi trovo da sola con una macchinetta, la quale prende tanti calci da me: ‘E damme na cosa, e damme di più…’”.
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“Ho sbancato al casinò…”
L’intervista in questione, inoltre, si è concentrata anche sul racconto si concentra poi su un ricordo singolare e un momento particolare vissuto proprio a Montecarlo diversi anni fa.
Katia Ricciarelli, dunque, ha avuto modo di parlare della grande vincita conquistata al Casinò di Montecarlo, nonché tra i più famosi al mondo e meta degli amanti del gioco d’azzardo e non solo: “Sono andata lì e ho fatto una scala reale bellissima. Allora è arrivato il tizio, il tempo che lui andava a farmi il biglietto per la vincita che non ti dico nemmeno quanto se no cadi dallo sgabello. Per delle macchinette così 150mila euro fai conto. Il tempo in cui il cassiere stava per recarsi a fare la ricevuta che io ne ho fatta un’altra. Però, guarda, sono stata due mesi senza lavorare”.