Tutto pronto per l’attesissimo ritorno del programma di Zelig, condotto dalla coppia formata da Vanessa Incontrata e Claudio Bisio… e non a caso, ecco che l’attenzione del web si concentra sul conduttore dello show.
Il programma di Zelig rappresenta un tassello molto importate nella storia della televisione italiana e anche nel mondo del cabaret, grazie anche ai tanti grandi personaggi che si sono esibiti sul palcoscenico trovano nello show il loro trampolino di lancio per delle carriere stellari. La conferma di quanto detto, non a caso, arriva anche dalla partecipazione di Checco Zalone che, in un primo momento, ha catturato l’attenzione del pubblico con la sua comicità ed ironia.
Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, l’attenzione del web oggi si concentra proprio su Claudio Bisio e gli anni prima dell’avvio della sua carriera nel mondo della televisione italiana.
Claudio Bisio prima del successo
Nel mirino dell’attenzione del web in queste ore troviamo Claudio Bisio che, nel corso degli anni, ha avuto modo di farsi spazio in campo artistico grazie al suo talento nel campo della recitazione e comico grazie anche alla conduzione del programma di Zelig.
Claudio Bisio, infatti, comincia a muovere i suoi primi passi nel mondo dell’arte mettendosi in gioco nella Civica scuola d’arte drammatica del Piccolo Teatro di Milano, conseguendo il diploma.
LEGGI ANCHE -> Sabrina Salerno ha il seno rifatto? Spunta la verità
LEGGI ANCHE -> Pier Silvio Berlusconi al settimo cielo: le dichiarazioni del compagno di Silvia Toffanin
Il titolo di studi dell’artista
Claudio Bisio negli anni ha mostrato sempre un certo riserbo circa la sua vita privata, di lui sappiamo che dopo il diploma al Liceo Scientifico Luigi Cremona di Milano, ha trovato tempo e modo di dedicare del tempo alla passione per la recitazione anche agli studi.
Dopo il diploma, infatti, deciderà di continuare il suo percorso formativo all’Università degli Studi di Milano iscrivendo nella facoltà di Scienze agrarie, frequenterà per soli due anni per poi iscriversi appunto alla Civica scuola di arte drammatica del Piccolo Teatro, come annunciato precedentemente.