Clamoroso attacco riservato a Silvia Toffanin e il programma di Verissimo, un duro commento per lo show che arriva direttamente da Daniele Luttazzi e pubblicato su Il Fatto Quotidiano. Ecco cos’è successo nel dettaglio.
Nel corso degli anni abbiamo avuto modo di vedere crescere notevolmente Silvia Toffanin in campo professionale grazie al programma di Verissimo, un progetto molto caro alla conduttrice e al quale ha dedicato gran parte della sua carriera. La nuova stagione televisiva, inoltre, per lei ha preso il via con un doppio appuntamento gradito al pubblico che segue il programma, anche se per lei oggi si parla di polemica.
Una vera e propria bufera mediatica che ha colpito così il programma di Verissimo e che ha lasciato senza parole persino i fan.
Verissimo nella bufera
Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, la nuova stagione televisiva vede tra le protagoniste indiscusse Silvia Toffanin, in onda su Canale 5 con un doppio appuntamento di Verissimo. Un notevole impegno per la conduttrice che da molto tempo si trova al timone di uno dei programmi più seguiti dell’emittente.
Il segreto del successo per Silvia Toffanin è a ricondursi alla lunga gamma di emozioni provate dagli ospiti che, di volta in volta, hanno deciso di raccontarsi a ruota libera alla conduttrice… quanto detto, però, si è poi trasformato nel pretesto perfetto per una bufera?
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“Ci si guadagna la fiducia del pubblico”
A tuonare sul web, dunque, troviamo il commento che Daniele Luttazzi ha fatto parlando del programma di Verissimo nel suo articolo pubblicato su Il Fatto Quotidiano, ripreso anche da Libero Quotidiano.
Secondo quanto reso noto, qui, dunque è possibile leggere: “I pianti di Anna Tatangelo, Lino Banfi, Gianluca Grignani, Federica Panicucci, Sonia Bruganelli, Jane Alexander, Giorgia Meloni, Wanda Nara eccetera eccetera”. Il giornalista, successivamente, palando di Verissimo ha continuato spiegando: “Ma i bulli che umiliano le donne in rete sono forse peggiori di chi in tv e sui giornali specula sulla commozione come se lavorasse in un pomeridiano di Canale 5?“. Infine: “Purtroppo, ci si guadagna la fiducia del pubblico più con la pornografia emotiva che con la deontologia giornalistica: il prodotto emotivo vende (ha un pubblico di donne semplici, ma non solo, stando ai sondaggi di settore) anche perché il giornalismo italiano è talmente mediocre, nella stragrande maggioranza, che non vale la pena seguirlo, è davvero tempo perso. Io leggo certi giornali e guardo certi programmi quando voglio incazzarmi un po’. Non vedo che squallide distese di pavonerie e coglionerie”.