Terence Hill, il retroscena sulla morte di Bud Spencer: “Quando l’ho saputo ero…”

L’attore Terence Hill ha parlato del suo rapporto con il suo caro amico e collega Bud Spencer. E un aneddoto sul giorno della morte di Carlo Pedersoli. 

Bud Spencer e Terence Hill

Sono stati la coppia più amata del cinema italiano. Un successo anche mondiale per due che, a distanza di anni, sono ancora due punti fermi del cinema. Bud Spencer e Terence Hill, pseudonimi di Carlo Pedersoli e Mario Girotti, sono due ormai due leggende, che hanno girato insieme in tutto 18 film. Dal 1967 fino al 1994, anno dell’ultima pellicola, hanno fatto sognare milioni di spettatori. Pellicole come Lo chiamavano Trinità, Più forte ragazzi e Altrimenti ci arrabbiamo sono tra i film più visti del cinema italiano.

Bud Spencer è venuto a mancare il 27 giugno del 2016, all’età di 86 anni nella sua casa di Roma, a seguito di alcune complicazioni dovute ad una caduta. In un’intervista rilasciata recentemente Terence Hill ha parlato del suo amico e collega. Ha raccontato l’attore: “Con Bud c’era la gioia. E così già che quando ci rincontreremo le prime parole che mi dirà saranno: ‘Noi non abbiamo mai litigato!’ Bud ogni volta che ci vedevamo o che mi invitava a mangiare gli spaghetti a casa sua. La ragione è che ci rispettavamo e ci amavamo e insieme ci divertivamo”.

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Le commoventi parole di Terence Hill

Terence Hill ha raccontato del loro primo incontro: “La prima volta che ho incontrato Carlo, lui stava girando un film in Spagna Il cane, il gatto e la volpe. E l’attore che rappresentava nella storia il gatto si ruppe una gamba, allora mi chiamarono per sostituirlo. Appena arrivato sul set Colizzi mi disse: ‘Spogliati’, mi diede la maglia, il cappello e la pistola e mi presentò Carlo”.

Infine, l’attore, ha raccontato un retroscena commovente di quando ha appreso della morte di Bud Spencer. Ha spiegato: La prima scena fu subito una scazzottata. Quando Giuseppe, figlio di Carlo, mi ha chiamato per dirmi che Bud era morto io ero in Almeria, nello stesso identico posto dove ci siamo incontrati la prima volta. Dopo il dispiacere e il dolore è arrivata una grande calma perché ho capito che niente succede per caso”.

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