Detto Fatto sospeso dopo le polemiche per il tutorial delle spesa sexy

Il programma di Rai Due è stato sospeso dopo che oggi la puntata è saltata. Critiche dal mondo politico. Bufera social

Detto Fatto
Detto Fatto sospeso dopo la ‘spesa sexy’

“Non adeguato al servizio pubblico”. Così il programma Detto Fatto condotto da Bianca Guaccero è stato sospeso. La decisione è arrivata dopo la bufera scoppiata oggi in seguito al cosiddetto ‘tutorial’ per la spesa sexy andato in onda ieri. Un siparietto, con protagonista la ballerina Emily Angelillo, in cui si è mostrato alle donne come fare la spesa al supermercato con tacco 12, ammiccando e con pose seduttive.

La decisione di sospendere il programma è stata presa dall’Amministratore Delegato della Rai Fabrizio Salini di cui molte forze politiche, dal Pd a Forza Italia, chiedono ora le dimissioni. “Un episodio gravissimo, che nulla ha a che vedere con lo spirito del Servizio Pubblico e con la linea editoriale di questa Rai – ha detto l’ad Salini – Ovviamente ho avviato un’istruttoria per accertare responsabilità e stiamo facendo valutazioni sul futuro di questo programma”.

Oggi Detto Fatto non è andato in onda perché essendo un programma registrato non ci sarebbe stato modo di inserire delle scuse per l’accaduto del giorno prima, fanno sapere dalla Rai. Ma più che di scuse c’è da ripensare e rifondare la tv di Stato.

Le reazioni politiche alla spesa sessista di Detto Fatto

Quanto successo non ha fatto infuriare solo il popolo del web, ma anche la politica. Il sottosegretario all’Editoria Andrea Martella ha detto senza mezzi termini: ‘Un tutorial serve alla Rai’. La Vigilanza Rai ha scritto ai vertici dell’azienda una lettera indignata ricordando le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sulle donne, e condannando gli stereotipi di genere usati alla trasmissione di Rai2.

Oltre all’Ad Salini rischia anche il direttore di Rai Due Ludovico Di Meo: il MoVimento 5 Stelle ha chiesto l’audizione in Vigilanza. Di Meo intanto assicura che ci “sarà un serio impegno della rete indagare sull’accaduto e sulle responsabilità, e garantire che questo non accada più in futuro: sarebbe contrario allo spirito del programma e ai valori civili della conduttrice, degli autori, e di Rai2”.

“Per quanto tempo dovremo continuare a raccontare le donne in modo finto, stereotipato, con i tacchi a spillo, le movenze sexy, sempre perfette sirene o streghe? ” ha scritto la ministra Teresa Bellanova su twitter.

La condanna è trasversale dalla parlamentare della Lega Elena Maccanti alla deputata del PD Laura Boldrini che su twitter scrive: Il servizio pubblico trasmette il tutorial per le donne su come fare la spesa in modo sexy. Il canone pagato dia cittadini e dalle cittadine può mai servire a questo tipo di programmazione?

“Una cosa ignobile. Indegna della #Rai #ServizioPubblico. La Rai è tenuta a usare linguaggi e immagini rispettosi, non discriminatori e non stereotipati nei confronti delle donne” ha detto il segretario Usigrai Vittorio Di Trapani.

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