Sigarette e marche da bollo, adesso serve il POS. Le sanzioni sono pesantissime. Cambia tutto: cosa sta succedendo.
L’utilizzo di carte e bancomat per i pagamenti è ormai sempre più diffuso. Oggi i contanti sono sempre meno utilizzati anche nel nostro paese. L’Italia sta seguendo la linea dell’Europa e dei paesi più industrializzati. Ormai da tempo in molti paesi del resto del mondo i contanti non vengono praticamente più utilizzati.
Certamente un grande vantaggio per i cittadini, che non rischiano di perdere soldi o di rimanere “incastrati” con i resti, ma anche per lo stato. Non a caso anche il governo italiano negli ultimi anni ha incentivato i pagamenti con la carta. Questo anche per una maggiore trasparenza e tracciabilità degli scambi di denaro, e dunque ad una maggiore efficienza alla lotta all’evasione fiscale o alla criminalità.
La riforma del governo Draghi
Il precedente Governo Draghi aveva percorso in modo netto questa strada rendendo con una riforma obbligatorio accettare i pagamenti col pos in ogni attività anche su piccole somme. La cosa, poi, era però stata rimessa in discussione dal Governo Meloni viste le tante lamentele dei commercianti, che non avevano gradito la riforma viste le ingenti commissioni sui pagamenti elettronici.
La questione era sfociata in una deroga per le tabaccherie italiane, al quale l’Agenzia delle Dogane e dei monopoli tramite l’allora presidente Marcello Minenna aveva consentito di non accettare i pagamenti con il pos per l’acquisto di sigarette e valori bollati (marche da bollo e francobolli). Ora però le cose stanno per cambiare di nuovo.
Torna il pagamento col pos
Il nuovo direttore dell’Agenzia delle dogane e dei Monopoli Roberto Alesse ha infatti reintrodotto con una disposizione valida sin da subito l’obbligo per le tabaccherie italiane di accettare necessariamente pagamenti con il Pos anche per sigarette e valori bollati. La decisione è stata presa, si legge, “considerando che risultano sul mercato variegate offerte del servizio Pos, tra le quali tariffe flat, indipendenti dal numero di transazioni effettuate, e tariffe che prevedono il rimborso delle commissioni per i micro-pagamenti inferiori a 10 euro”
Si rischiano multe davvero salate per chi rifiuta il pagamento Pos: sino a 30 euro più il 4% della transizione negata. I tabaccai, insomma, sono avvisati