Assegno unico, si alzano le soglie Isee: chi potrà fare domanda

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A causa dell’inflazione galoppante, l’importo base per l’assegno unico è aumentato. Ecco chi potrà fare domanda per il 2023.

Cambiamenti importanti per quanto riguarda l’assegno unico, il cui importo sarà maggiore rispetto al passato. Si resta però in attesa della nuova Legge di Bilancio che potrebbe apportare ulteriori modifiche all’emendamento. Ecco quali sono le due principali novità per quanto riguarda l’assegno unico.

Novità importanti per quanto riguarda l’assegno unico. Le domande per riceverlo potranno essere inviate dall’inizio del 2023, e la platea dei beneficiari pare sarà molti più vasta rispetto all’anno precedente. Ecco le principali novità per quanto riguarda l’importo dell’assegno e chi potrà beneficiarne.

Assegno unico: l’importo si alza, così come la soglia Isee per riceverlo

Secondo quanto recentemente confermato, l’importo dell’assegno unico si alzerà a 190 euro al mese a figlio a causa dell’inflazione. A salire saranno anche le soglie Isee per ricevere il sussidio.

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Come spiegato dal quotidiano Il Messaggero, per ricevere l’assegno dal mese di marzo 2023 si dovrà fare domanda nel mese di gennaio. Come si è detto, a causa dell’aumento dell’inflazione all’8% per le famiglie con un Isee fino a 15 mila euro potranno beneficiare non più solo di 175 euro al mese ma di 189 euro. La soglia per ricevere l’assegno salirà invece a 16.200 euro. La tabella degli importi andrebbe a decrescere fino ai 54 euro per chi ha un Isee non superiore a 43.200 euro.

Inoltre, secondo quanto affermato dal direttore generale dell’Inps Vincenzo Caridi, dal prossimo anno non sarà più necessaria effettuare una domanda per ottenere il sussidio. Caridi ha inoltre specificato che a richiedere il sussidio l’anno scorso sono state oltre 9 milioni di persone, e questo numero è destinato a salire nel prossimo anno.

La possibilità di beneficiare del sussidio anche senza inviare direttamente la domanda è un nuovo servizio al quale la pubblica amministrazione ha lavorato molto. “Stiamo integrando i nostri servizi con quelli di tutta la pubblica amministrazione”, ha asserito Caridi. “Siamo infatti passati dall’accesso on line attraverso il pin Inps all’accesso con Spid. Inoltre, collaboriamo con Pago Pa e l’App Io, che consente agli utenti di avere notifiche e pagare determinati contributi, per esempio quelli per i domestici. Da luglio, questo servizio, è stato esteso ai versamenti per riscatti, ricongiunzioni e contribuzioni volontarie”.

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