Governo: stretta su prelievi e pagamenti in contanti.

Giro di vite su prelievi e pagamenti in contanti. La nuova stretta del governo preannuncia lacrime e sangue nei confronti di alcune abitudini degli italiani.

Come già negli scorsi anni si sta facendo nuovamente strada l’idea di un nuova stretta sull’utilizzo del contante da parte egli italiani. I sostenitori della misura ripetono che l’adozione di un provvedimento volto a ridurre la circolazione di contate, andrebbe a tutto beneficio dell’economia italiana. Sempre secondo loro, ciò favorirebbe la lotta all’evasione fiscale, quella alla corruzione, come pure il contrasto al lavoro nero e all’economia sommersa.

Inoltre, la tracciabilità dei pagamenti, inciderebbe molto di più rispetto alla fatturazione o all’emissione dello scontrino elettronico, sostengono i rigoristi. D’altra parte, invece, si ritiene nociva una stretta asfittica sul contante. Prima di tutto perchè il peso di un tale provvedimento andrebbe a ricadere sulla privacy. I pagamenti digitali sarebbero infatti tutti tracciati, e non consentire l’uso del contante andrebbe a strozzare l’economia italiana.

Inoltre, per molti, il contrasto al contante non garantirebbe l’emersione dei dati utili alla lotta dell’evasione fiscale.

Le misure di contenimento all’uso del contante

In alcuni paese europei, soprattutto nordici, l’utilizzo dei pagamenti elettronici sta superando l’uso del contante. In Svezia, per esempio, è molto complicato pagare un taxi senza ricorrere alla carta. In quest’ottica si sta facendo strada un orientamento anche in Italia. Il cambiamento dei pagamenti in negozio, pare sia già allo studio dei tecnici. Stando alle prime indiscrezioni, l’esercente non potrà più rifiutarsi di accettare pagamenti solo con carta o bancomat. Il provedimento dovrebbe entrare in vigore già a giugno. Un altro aspetto è il limite sul denaro contante, oggi fissato fino a 2 mila euro.

Dal prossimo anno la soglia per evitare una pesante multa dovrebbe scendere fino a mille euro. Per quanto rigurda invece il bancomat, alcuni monitoraggi molto invasivi sono stati già concessi all’Agenzia delle Entrate, che ha preso in esame anche i conti correnti e le carte di credito. La chiamano la super anagrafe dei conti correnti.

Secondo l’ente controllore è proprio il bancomat lo strumento principale dell’evasione fiscale e del riciclaggio di denaro sporco. Tuttavia il bancomat è molto utilizzato dagli italiani, tanto più che è semplicissimo da usare. Il criterio di controllo principale dovrebbe quindi concentrarsi sul numero di prelievi in rapporto al tenore di vita di coloro che vi ricorrono.

 

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