Ornella Muti a favore della cannabis? L’attrice rompe il silenzio

Ornella Muti ha finalmente rotto il silenzio sulla polemica che l’ha vista protagonista nelle ultime ore. Ecco cos’ha detto.

L’attrice sarà una delle co-conduttrici del Festival di Sanremo 2022, e affiancherà Amadeus nella conduzione di una delle cinque serate. Insieme a lei, ci saranno anche Maria Chiara Giannetta, Drusilla Foer, Sabrina Ferilli e Lorena Cesarini. I suoi fans non sono infatti più nella pelle e non vedono l’ora di vederla camminare sul famosissimo teatro dell’Ariston.

Sapete però che la stessa è stata oggetto di critiche recentemente? Tutto è partito da un post che ha pubblicato lei sui suoi profili social.

Ornella Muti e la questione della cannabis

Sul suo profilo Instagram ufficiale, la Muti ha recentemente postato uno scatto che la ritrae in compagnia di sua figlia Naike Rivelli. Nella foto in questione, le due indossano un ciondolo che raffigura una foglia di cannabis.

La cannabis legale è già legale e io quella la spingo“, ha infatti detto lei, “Non spingo l’aspetto ludico della canna. Mi dispiace questa polemica“. Poi ha parlato di come alcuni l’abbiano immaginata girovagare per il backstage rollando canne. “Mi rendo conto che i cambiamenti sono sempre spaventosi e difficili“, ha poi continuato, “io mi curo omeopaticamente, è una mia scelta e non è vietata“. Ha inoltre affermato come questa possa avere un ottimo effetto terapeutico, e come ci siano persone competenti che parlano continuamente di questo.
La Muti ha in seguito raccontato una sua esperienza personale, che ha riguardato la malattia della sua mamma. Ha infatti spiegato come lei abbia sempre parlato di cannabis terapeutica (e come non abbia mai voluto riferirsi alla canna che tutti pensano). “Ognuno deve fare quello che si sente“, ha detto poi, “però deve anche avere il diritto di dire ‘Io mi voglio curare così“.
Insomma, Ornella è rimasta sicuramente molto dispiaciuta per le voci che sono circolate sul suo conto. Ha infatti più volte ribadito come lei sia favorevole alla cannabis usata come terapia (che non è affatto illegale qui in Italia).
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