Famiglia Reale, svolta storica: sì alle nozze gay anche per i reali

Svolta storica in una delle più antiche e prestigiose dinastie d’Europa: ora anche i componenti della famiglia reale possono contrarre nozze gay.

Con il passare degli anni la lotta per l’eguaglianza dei diritti della comunità omosessuale sta ottenendo sempre più risultati. Si procede, insomma, nella strada verso il rispetto delle diversità anche in ambito sessuale, finché, si spera presto, verrà percepito da tutti come l’assoluta normalità. I primi passi verso l’uguaglianza dei diritti sono stati fatti in Olanda, Paese in cui le nozze gay sono diventate legali nel 2001.

L’iter verso la concessione di questo diritto è stato più lungo e travagliato in altri Paesi, zone del mondo in cui c’è meno apertura verso il diverso e c’è una maggiore influenza delle religioni. L’Olanda, infatti, è una nazione molto aperta al cambiamento e alla modernità. Basti pensare al fatto che è stata legalizzata la droga leggera ormai da decenni, così come è stata legalizzata la prostituzione. Il Paese nord europeo è stato anche uno dei primi a concedere l’eutanasia ed uno dei pochi che la consente anche nel caso in cui il soggetto che la richiede è un minorenne.

Argomenti che in altri luoghi rimangono tabù e che da noi hanno ricevuto solo di recente dei cambiamenti in tal senso. Le nozze gay sono state inserite nella legge sulle unioni civili anche se lo status di chi ottiene l’unione civile non è del tutto paragonabile a quello di due sposi. Per quanto riguarda la legalizzazione delle droghe leggere, da un paio d’anni è legale il Cbd, ovvero i fiori di canapa privati del principio attivo che le rende psicotrope, dunque non vi è stata un’apertura in tal senso. Ancora più controversa la questione prostituzione, visto che rimane illegale ma non si riesce a fermare la piaga della tratta degli esseri umani.

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L’Olanda rompe un altro tabù: anche i componenti della famiglia reale possono contrarre nozze gay

In queste ore è stata ufficializzata la decisione del parlamento olandese di permettere ai reali di contrarre nozze gay qualora volessero. Fino ad oggi, a 20 anni di distanza dall’approvazione del matrimonio egalitario, infatti, gli unici che non potevano contrarre matrimoni omosessuali erano proprio i reali olandesi. In occasione del compimento della maggiore età da parte della figlia primogenita Catharina-Amalia, erede al trono, il Premier Mark Rutte ha voluto cambiare quella che a tutti gli effetti era una stortura.

Insomma, a partire dal prossimo 7 dicembre la principessa potrà salire al trono e lo potrà fare anche se deciderà di sposarsi con una donna. La questione era stata aperta qualche tempo fa dal laburista Peter Rehwinkel, il quale sottolineava l’incoerenza della legge sui matrimoni da questo punto di vista, evidenziando come le regole della casa reale non fossero aderenti ai tempi che corrono. Pronta la risposta del premier Rutte che adesso ha conferito all’erede al trono la libertà di sposare chi vuole.

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La legge non è stata fatta ad hoc per la principessa, visto che della sua vita personale e dei suoi gusti sessuali non si conosce nulla. Semplicemente il cambiamento è stato fatto perché effettivamente al giorno d’oggi e con la totale apertura che c’è in Olanda, costringere un reale ad avere una relazione eterosessuale se non voleva rinunciare al trono sarebbe stato un evidente controsenso.

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