È morta a 91 anni la scrittrice Rosetta Loy

Rosetta Loy

Il mondo della cultura, e in particolare quello della lettura, hanno perso un importante membro. È infatti venuta a mancare la scrittrice e traduttrice italiana Rosetta Loy. La donna è deceduta a Roma, nella sua casa che amata tantissimo, all’età di 91 anni. A dare il triste annuncio trasmesso su tutti i media in pochi istanti è stata la figlia Margherita Loy. 

Con la sua dipartita, la famosa scrittrice Rosetta Loy lascia un grande vuoto non solo in amici e familiari ma anche nei suoi fan. La morte è avvenuta sabato scorso alle ore 20:30 per arresto cardiocircolatorio e difficoltà respiratorie. I funerali si svolgeranno domani 4 ottobre nella Chiesa di Grottarossa Santa Maria Immacolata alle ore 10:30. La celebre scrittrice sarà tumulata nel cimitero di Mirabello Monferrato (Piemonte) dove è ambientata la storia raccontata nel famoso libro “Le strade di Polvere” che è uno dei più grandi capolavori di questa fantastica scrittrice.

Le sue opere

Nata a Roma nel 1931, il suo nome era Rosetta Provera ma firmava i suoi con il cognome preso dal marito Beppe L0y (fratello del regista Nanni) sposandosi, ovvero Loy. Il suo libro di esordio è intitolato “La bicicletta” ed è avvenuto nel 1974. La sua opera più importante è stata sicuramente quella intitolata “La strade di polvere” che è un romanzo storico ambientato in Monferrato (Piemonte) tra il 1790 e il 1860. È con questa opera che la scrittrice ha vinto il Premio Viareggio e il Premio Campiello nel 1988.

Tra le altre sue opere ricordiamo il romanzo intitolato “Cioccolato da Hanselmann” del 1995 e l’autobiografia “La parola ebreo” del 1997 dove vengono raccontate gli effetti dell’introduzione delle leggi razziali negli anni ’30 in Italia e le reazioni o l’apatia a riguardo dimostrata da molti italiani dell’epoca, compresa la famiglia di Loy. Questa è stata una scrittrice intensa, profonda e raffinata come tutti le hanno riconosciuto tanto che nel 2017 le è tato attribuito il Premio Campiello alla Carriera. Con lei scompare dunque uno dei pilastri della nostra letteratura. Questa scrittrice, infatti, faceva parte della generazione degli anni Trenta del 1900, che conta un nutrito grippo di scrittori tra i quali ricordiamo Umberto Eco, Francesca Sanvitale, Carmelo Samonà, Gina Lagorio, Luca Canali ma la lista è ancora lunga.

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