Spesso diamo per scontato che avere una bella pelle sia associato alla genetica. In realtà se la nostra pelle non è radiosa dipende dalle nostre cattive abitudini: ecco le cose peggiori che facciamo alla nostra pelle
Avere la pelle luminosa, senza imperfezioni e liscia come la porcellana sarebbe il desiderio di tutte le donne. La mancanza di una pelle perfetta, è spesso attribuita alla genetica. Se ci nasci, bene, altrimenti mi arrangio. Niente di più sbagliato!
La nostra pelle dipende da come la trattiamo quotidianamente. E ci sono delle cattive abitudini che tendono all’invecchiamento cutaneo precoce, senza che ce ne rendiamo conto.
Ci sono cose che, secondo dermatologi e estetisti sono da evitare per rendere la propria pelle bella e sana. Scopriamo quindi quali sono le cose peggiori che facciamo alla nostra pelle inconsapevolmente.
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Tra le cose peggiori che facciamo alla pelle: fumare
Che fumare faccia male alla salute è un dato di fatto. Quello che non tutti sanno però è che contribuisce notevolmente all‘invecchiamento precoce della pelle, con la formazione di rughe, segni e macchie del viso.
Fumare quindi, non solo causa il cancro alla pelle, ai polmoni e alla gola, ma tende anche ad incupire la pelle e a renderla meno giovane, poco radiosa e per niente elastica.
Le abitudini più sbagliate che commettiamo sulla pelle: utilizzare sempre gli stessi prodotti
Tra le abitudini sbagliate che tendono a rendere il nostro aspetto meno bello, è quello di usare gli stessi prodotti per tutto l’anno. La pelle ha esigenze diverse in base alle temperature e alle stagioni.
Quindi è opportuna avere una skin care leggera nei mesi caldi, e una più corposa nei mesi invernali.
Tirare la pelle del contorno occhi è tra le abitudini peggiori che influiscono sul nostro aspetto
La zona preioculare è estremamente delicata, ed è per questa che va trattata con attenzione. Oltre a idratarla quotidianamente, sarebbe bene non tirarla quando ci trucchiamo o mettiamo le lenti a contatto.
Il consiglio di un’estetista esperta, è quello di fare pressione con il dito anulare che è quello più debole della mano e contribuisce quindi a fare meno pressione.