Gli errori da non commettere con il proprio gatto: cosa fare e cosa no

Gli errori da non fare con un gatto. Le cose che lo fanno arrabbiare e le cose che odia di più. Cose da non fare e come comportarsi

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Come comportarsi con il gatto: gli errori e le cose da non fare

E’ così tenero, bellissimo, piccolo e delicato. La voglia di accarezzarlo è irresistibile, ma ecco che come la mano si avvicina quella morbida zampina si trasforma in un’arma affilata che ‘zac’ esegue la sua missione di attacco con un preciso graffio. Una scena questa che si ripete spesso quando si ha a che fare con i gatti. Ma perché succede? Spesso perché non ci si comporta nella maniera adeguata. E’ indispensabile infatti sapere che ci sono cose da non fare mai a un gatto, comportamenti da non assumere mai e cose che il gatto odia.

I proprietari di gatti a volte sottovalutano alcune peculiarità del gatto aspettandosi poi comportamenti che per sua intrinseca natura il gatto non potrà avere. Ad esempio lo si tratta come un cane, dandogli comandi o forzandolo ad obbedire. Oppure i proprietari assumono atteggiamenti sbagliati che non fanno altro che far innervosire ulteriormente il gatto.

Insomma, che voi abbiate un micio, che voi lo vogliate prendere o semplicemente andate a trovare un vostro amico che ce l’ha ecco quali sono le cose da non fare mai a un gatto.

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Gli errori da non fare mai con un gatto

Il gatto è un animale bellissimo e complesso, venerato nell’antico Egitto come reincarnazione della Dea della fertilità Baset, ed è compagno dell’uomo da circa 12 mila anni fa. Nonostante il processo di addomesticamento il gatto a differenza del cane ha mantenuto una sua indipendenza e un suo spirito selvaggio.

E questo aspetto ad un’analisi superficiale lo fa sembrare meno devoto e meno affettuoso di Fido. In realtà il gatto ama profondamente i suoi padroni, ma lo fa a modo suo.

Se si conosce il micio e le sue caratteristiche si potrà avere un ottimo rapporto con questa meravigliosa creatura. Il gatto deve mangiare il cibo adatto, niente avanzi di casa o cibo per il cane, deve andare regolarmente dal veterinario, fare i vaccini che il medico ritiene necessario e deve ricevere attenzioni, affetto e cure adeguate.

Ai gatti piace il caldo, stare rintanati, hanno bisogno di dormire, giocare, avere delle coccole. Vanno rispettate le sue esigenze, senza pretese di cambiarle.

Ecco dunque le cose da non fare mai a un gatto e gli errori da non commettere.

  • Tentare di addestrarlo
  • Non capire le esigenze ambientali
  • Urlargli contro
  • Non dare alimenti umidi
  • Far ristagnare l’acqua
  • Pulirlo troppo spesso
  • Pulire poco spesso la lettiera
  • Lasciare le luci spente
  • Fargli degli scherzi
  • Non dargli attenzioni
  • Dargli degli schiaffi
  • Toccargli la pancia
  • Giocare con le mani
  • Notare i piccoli dettagli

Tentare di addestrare il gatto

Il gatto non è un cane, non si può addestrarlo e pretendere che obbedisca ai comandi. Non si può e non si deve punirlo perché non risponde quando lo si chiama e tantomeno riporta la pallina. A differenza del cane che si sottopone totalmente al padrone, anche se questo lo maltratta, il micio cerca un rapporto più paritario. Offre amore e lo vuole in cambio. Se non ha voglia di fare una cosa semplicemente non dovete forzarlo a fargliela fare. Dovete lasciare che segua la sua inclinazione, non la vostra.

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Il gatto esplora l’ambiente e sale ovunque

Non capire le sue esigenze

Tenete a mente che per un gatto un albero o una libreria sono identici. Un gatto non può ovviamente capire quale differenza ci sia fra un letto dove magari dorme e un tavolo apparecchiato dove invece non lo fate salire. Ma se il felino manifesta l’esigenza di arrampicarsi, di correre e scoprire dovrete creargli un ambiente idoneo. Ovvero mettere delle scatole e delle mensole così da permettergli di divertirsi e arrampicarsi in sicurezza.

Urlare contro il gatto

Spesso per rimproverare il gatto gli si urla contro. Niente di più sbagliato. Il gatto è estremamente sensibile ai rumori e le urla lo impauriscono tantissimo. Non solo non capirà nulla dell’eventuale errore per il quale gl state urlando, ma diventerà solo più nervoso e impaurito. Inoltre se il comportamento di urlargli contro o comunque di urlare tanto verrà ripetuto vi considererà una minaccia e tenderà a difendersi da voi.

Non dare il cibo giusto

Scegliere gli alimenti giusti per il gatto

Il gatto ha necessità di mangiare più umido che secco. Questo perché originariamente traeva i liquidi necessari dalle prede più che abbeverarsi direttamente, dunque per la sua salute è opportuno preferire un tipo di alimentazione molto umida. Oltre ad evitare avanzi è meglio evitare anche il latte. Molti gatti, specie adulti, non digeriscono il lattosio.

Non dare acqua fresca

Vi arrabbiate perché il vostro gatto si arrampica sul lavandino o va ne bidet a bere? Bene, la colpa è vostra. Già perché una delle esigenze dell’acqua è quella di avere acqua fresca e non ristagnante. Dunque più che cambiare l’acqua nella ciotola sarebbe opportuno mettere una ciotola a fontanella così che il gatto abbia sempre acqua corrente da bere.

Pulire troppo il gatto

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Il gatto si pulisce molto. Non è necessario pulirlo

Il gatto è un animale molto pulito che passa molto tempo a pulirsi. Quel tempo è necessario per la sua salute fisica e mentale. Dunque innanzitutto non interrompetelo mai mentre si sta pulendo, lo prenderebbe come una grave interferenza e un atto di prepotenza. E non c’è da rimanerci male se dopo che lo abbiamo accarezzato si pulisce immediatamente: vuole che sul suo corpo rimanga il suo odore.

Poi a meno che il gatto non vada in giardino o si sporchi vistosamente non è necessario passare delle pezzette umide. Se avete un micio a pelo lungo può essere opportuno spazzolarlo con più frequenza per evitare che ingoi troppi peli. Sia che abbiate un gatto a pelo corto o pelo lungo – ma soprattutto in questo ultimo caso – dategli una crema per aiutare a digerire i boli di pelo ed evitare che vomitino troppo spesso.

Non pulire la lettiera

La pulizia della lettiera deve essere un’abitudine giornaliera. I gatti sono molto sensibili agli odori e avere una lettiera sporca li rende nervosi e insofferenti. Questo potrebbe portare a fare i propri bisogni altrove: un po’ per necessità, un po’ per farvi capire la loro esigenza. Non dovete trascurarli. D’altronde quando si ha un’urgenza ed il proprio bagno è inutilizzabile è comprensibile una certa arrabbiatura.
Dunque pulite la lettiera ogni giorno dai rifiuti solidi e dalla pipì. Sebbene alcune lettiere assicurino un’assorbenza di giorni è meglio pulire molto spesso.

Lasciare il gatto solo e con le luci spente

Il gatto è sì, indipendente ma ha bisogno di voi o almeno di una presenza che gli faccia compagnia. Può restare solo tranquillamente per qualche ora, al massimo, ma già inizia la sofferenza per un giorno. Oltre un giorno non si può lasciare da solo il gatto, anche se ha disposizione tutto il cibo necessario. il gatto inizia a soffrire ed è indispensabile che qualcuno vada da lui.

Altra cosa la luce. Il gatto ha un’ottima vista anche di notte, ma ciò non è una buona ragione per lasciarlo al buio. Se dovete lasciare il vostro micio per qualche ora in casa lasciategli una serranda un po’sollevata così che gli arrivi la luce del giorno. E se è notte lasciate un piccola luce così da dargli un punto di riferimento.

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Il gatto dorme molto: rispettate la sua esigenza

Fare scherzi al gatto 

Il gatto come qualsiasi altro animale non tollera degli scherzi o delle prese in giro. Se volete giocare con lui giocate al suo gioco, altrimenti subirà i vostri atti come delle prepotenze da cui difendersi graffiando o mordendo.

Non tirate mai la coda, non soffiategli sul muso, non fatelo dondolare, non umanizzatelo, non interrompete la sua attività (se sta mangiando non prendetelo in braccio), non fatelo saltare, non stringetegli le zampe, non toccategli l’interno delle orecchie. Se avete dei bambini insegnategli il rispetto per gli animali.

Non dargli attenzioni

Il gatto vi vuole bene se riceva da voi oltre che il cibo e pulire la lettiera, anche delle attenzioni. Ciò vuol dire giocare con lui, accarezzarlo, dirgli parole dolci, comprendere le sue esigenze, offrirgli posti piacevoli dove schiacciare un riposino, tenerlo vicino e non isolarlo. Un micio che viene ignorato tenderà a fare la stessa cosa con voi e rispondere in maniera aggressiva quando viene toccato.

Dargli degli schiaffi

Per far capire al gatto che alcune cose non vanno fatte alcuni tendono a dare degli schiaffetti al gatto. Un gesto che non ha in realtà nessun utilità educativa, ma che innervosirà soltanto il micio. E’ sempre meglio offrirgli un’alternativa ogni volta che va in un posto dove non deve andare piuttosto che dargli una punizione fisica.

Toccare la pancia del gatto

Micio ama essere accarezzato quando ha voglia che questo succeda e dove è più opportuno farlo. Se non ha voglia di essere accarezzato il gatto vi lancerà dei segnali: orecchie abbassate e coda che si muove velocemente. A voi smettere onde evitare un graffio! Inoltre ci sono dei punti che non dovete toccare: la pancia innanzitutto. E’ un punto intimo e sensibile, che se toccato fa sentire il gatto in difficoltà e con paura di essere sopraffatto. Il gatto preferisce essere accarezzato sulle guance e sotto il mento.

Giocare con le mani

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Il gatto ha bisogno di giocare. Non con le vostre mani, però!

I gatti amano prendere al volo tutto ciò che si muove. Dunque prestano attenzione anche alle vostre mani e piedi. Per evitare che le considerino un gioco dovete evitare di presentarle sotto questa veste. Se gliele agitate davanti se le muovete o grattate il tessuto per attirare la sua attenzione, bene la avrete, ma il suo obbiettivo saranno le vostre mani.

Non notare i piccoli dettagli

Un gatto non si lamenta se sta male, si isola e se ne sta in silenzio aspettando che il dolore passi. Alcune malattie potrebbero renderlo anche aggressivo, o potrebbe reagire con aggressività se viene disturbata la sua quiete e solitudine. Al proprietario il compito di notare e comprendere tutte le piccole e grandi variazioni del suo comportamento e portarlo tempestivamente dal veterinario.

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