Coronavirus, bollettino del 23 novembre: 630 morti e 22.930 nuovi contagi

Il bollettino del Coronavirus di oggi evidenzia una stabilizzazione della curva di contagi, i numeri però rimangono ancora troppo alti.

Intervistato sui dati di ieri, il consulente del Ministro della Salute, Walter Ricciardi, ha sottolineato come la curva del contagio ha subito un’inversione di tendenza: “C’è un rallentamento dell’aumento e l’esperienza ci dice che dopo c’è un appiattimento. Dobbiamo perseverare: le misure stanno funzionando“. Ricciardi è sempre stato molto cauto con le previsioni ed i commenti, il che fa pensare che sull’inversione dell’andamento non ci siano dubbi.

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Lo stesso, infatti, subito dopo spiega che questa è la prima fase e che prima di poter allentare le misure bisogna ancora attendere: “abbiamo invertito l’aumento, adesso dobbiamo aspettarci un appiattimento. Quando ci sarà la diminuzione, inizieremo a parlare di aperture”. Come specificato a più riprese dalla cabina di regia dell’emergenza e dal governo stesso, insomma, abbandonare le misure prese adesso potrebbe essere solamente controproducente.

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Coronavirus, il bollettino di oggi 23 novembre 2020

Il bollettino di oggi mostra un ulteriore abbassamento dei nuovi contagi. Sono stati 22.930 i nuovi casi nelle ultime 24 ore, contro i 28.337 di ieri. Tuttavia questo dato non indica il reale abbassamento dei nuovi casi, poiché è vincolato al numero di tamponi effettuati. Nelle ultime 24 ore sono stati analizzati 148.935 tamponi, ovvero circa 39mila in meno rispetto al giorno prima. Questo perché la domenica generalmente è il giorno in cui si effettuano meno analisi. Il dato sull’andamento della curva dei contagi da analizzare, infatti, è quello relativo alla percentuale di tamponi positivi su quelli effettua, percentuale che da tre giorni è bloccata al 15%: 15,01% ieri e 15,4% oggi. L’indice del tasso dei contagi conferma le parole di Ricciardi e dimostra che l’aumento è stato per il momento bloccato.

I dati che continuano ad essere gravosi sono quelli relativi ai decessi: oggi sono morte 630 persone che si sommano alle 536 di ieri e portano il totale dei decessi a 50.453. L’Italia è la seconda Nazione europea per numero di decessi giornalieri (dietro solo al Regno Unito) e la sesta al mondo. Il nostro Paese ha scalato una posizione anche nella graduatoria di Paesi con il maggior numero di contagi giornalieri, superando l’Argentina e piazzandosi all’ottavo posto. Non è tutto negativo, anzi, i contagi stanno gradualmente scendendo in ogni regione e se i sacrifici fatti non verranno vanificati si potrà sperare in aperture nelle prossime settimane.

Per quanto riguarda i ricoveri si è giunti oggi a 34.697 (+418, +1,2% rispetto a ieri), mentre per le terapie intensive si è giunti a 3.810 posti letto occupati (+9 rispetto a ieri). La Lombardia rimane la regione maggiormente colpita dall’epidemia con 5.289 nuovi casi e 120 decessi nelle ultime 24 ore. Subito dietro ci sono il Piemonte per numero di morti (+81) e il Veneto per numero di nuovi contagi (+2.540).

bollettino del 23 novembre (Websource)
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