Natale, Conte: “Dev’essere sobrio, altrimenti a gennaio rischiamo”

Il Premier Conte ha ribadito che le prossime festività natalizie dovranno essere all’insegna della sobrietà per non rischiare un’innalzamento della curva.

Giuseppe Conte parla della curva epidemiologica e di Natale (Websource)

Analizzando i dati del bollettino di ieri, il coordinatore del Comitato tecnico-scientifico, Miozzo, ha detto che si configura la possibilità di un ritorno alla semi-normalità per negozi e ristoranti. Questo significa, se ci fossero delle conferme statistiche sull’andamento della curva epidemiologica, che potrebbero essere preparate delle deroghe alle restrizioni per questo genere di attività. Miozzo ha sottolineato, però, che tali deroghe saranno possibili solo se i gestori di queste attività si uniformassero a delle regole precise.

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I primi segnali positivi derivanti dall’applicazione delle misure restrittive, tuttavia, non devono trarre in inganno o alimentare false speranze. La situazione attuale permane grave, i sistemi sanitari sono tutt’ora in affanno ed il numero di decessi e ricoveri in terapia intensiva in aumento. Prima di poter considerare la diffusione scongiurata, bisogna attendere che l’indice Rt scenda sotto il livello 1.

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Conte: “Il Natale? Dev’essere sobrio, altrimenti…”

Poco fa il premier Giuseppe Conte è tornato a parlare al Paese per spiegare meglio qual è la situazione e cosa bisogna aspettarsi dal mese di dicembre: “C’è molta attenzione verso le festività natalizie, che sono le più sentite: il governo non ha la palla di vetro ma sta rivelando che ci sono segnali positivi nella curva epidemiologica per effetto delle misure adottate”, ammette in un primo momento, per poi specificare: “Ora nessuno si avventura a dire quale sarà l’andamento della curva a Natale”.

Come detto la settimana scorsa anche dal Ministro della Salute Speranza, insomma, è impossibile fare delle previsioni a così lungo termine. Bisognerà attendere il periodo antecedente le festività per capire quale potrà essere l’indirizzo che potrà essere preso. In ogni caso Conte ci tiene a precisare, a scanso di equivoci: “A Natale dobbiamo già predisporci a passare le festività in modo più sobrio: veglioni, festeggiamenti, baci e abbracci non è possibile. Al di là delle valutazioni scientifiche occorre buonsenso”.

Insomma, al di là dell’andamento della curva epidemiologica, gli italiani devono predisporsi ad affrontare le festività insieme al nucleo familiare, ma senza la possibilità di vedere amici e parenti. La speranza, ha anche aggiunto il premier, è di riuscire a permettere un apertura delle attività, così da fornire al sistema economico italiano e ai commercianti di rifiatare, ma anche ai cittadini di avere l’occasione di comprare dei doni da scambiare con i propri cari.

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