Covid, nuovo DPCM: chiusure alle 18 e stop a teatri e piscine

Conte domani firmerà il nuovo DPCM: restrizioni e chiusure. E’ braccio di ferro con le Regioni

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Nuovo dpcm previste chiusure anticipate alle 18 di bar, negozi e ristoranti

A una settimana di distanza dal precedente il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte domani 25 ottobre firmerà un nuovo DPCM. Sono previste in questo decreto nuove pesanti restrizioni, con chiusure anticipate di bar e ristoranti, stop a piscine, cinema e teatri. E anche restrizioni ai movimenti con il divieto di spostarsi fra regioni.

Si andrà dunque a colpire la vita ricreativa, lì dove naturalmente ci si incontra, lì dove ovviamente i rischi di contagio sono maggiori.

Una stretta questa del nuovo DPCM però indispensabile e attesa dopo l‘innalzamento dei nuovi casi con le terapie intensive che in alcune provincie sono già in affanno e il report allarmante del Ministero della Salute.

Tanti ancora però i nodi da sciogliere. In queste ora Governo, Regioni e Comitato Scientifico sono al lavoro per stabilire il piano. E ci sono molti scontri tra le parti ad esempio sull’orario di chiusura dei bar e dei ristoranti e sulla didattica a distanza delle scuole.

Nuovo DPCM, chiusura alle 18. Ecco la bozza del Governo

Il nuovo DPCM punta ad un coprifuoco soft e una sorta di lockdown mirato solo per alcuni giorni. Un modo per contenere la diffusione del virus impedendo il più possibile le occasioni di incontro fra le persone, ma non limitando del tutto la libertà di spostamento. Alcune attività produttive subiranno un colpo economico gigantesco, ma sono già pronti i fondi di sostegno.

Ecco le ipotesi del premier e dei ministri per il nuovo DPCM
Le misure dovrebbero durare per un mese circa fino al 24 novembre

  • Chiusura di tutte le attività alle 18, compresi bar, ristoranti e negozi
  • Libero spostamento dei cittadini però anche dopo le 18
  • Chiusura nei weekend e nei festivi di bar, gelaterie e ristoranti
  • Chiusura di teatri, cinema e sale di concerti
  • Chiusura di sale bingo, gioco e scommesse
  • Chiusura di palestre e piscine
  • Al tavolo di ristoranti e locali non si potrà essere più di 4 persone
  • Vietate tutte le tipologie di feste (pubbliche, private)
  • Sospese tutte le cerimonie religiose
  • Divieto di spostamento fra regioni
  • Scuole superiori a distanza per il 75%, in presenza per il 25%

Lo Stop delle Regioni: ristoranti aperti e scuole a distanza

La bozza del DPCM sarà valutata dal Comitato Tecnico Scientifico ed è stata letta dai governatori delle Regioni che hanno espresso il loro diniego su diversi punti.

Le Regioni bocciano la chiusura delle attività alle 18. Chiedono ristoranti aperti fino alle 23, bar fino alle 20, apertura nei giorni festivi e chiusura dei centri commerciali nel weekend.

Poi si oppongono al divieto di circolazione fra regioni e chiedono che per le superiori la didattica a distanza sia del 100%. Difficile però che questo punto possa passare: scuole chiuse e ristoranti aperti è ritenuto un paradosso dal governo.
Altra richiesta delle Regioni è che i tamponi vengano fatti solo ai sintomatici.

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