Il Bonus mamma è una misura di sostegno alla natalità e alla genitorialità, ma l’entrata in vigore dell’assegno unico ha inciso non poco sulla sua sopravvivenza. Ecco cosa è successo e come viene ancora erogato in favore delle mamme.
L’assegno unico è la grande novità di quest’anno. La sua attivazione ha fatto, però, tabula rasa di molte altre misure che già esistevano ed erano rivolte a casi e categorie specifiche del contribuente italiano. Il Bonus mamma è stato, ed è, un incentivo utilissimo per molti nuclei familiari, consistente in un contributo di 800 euro alla nascita di un neonato. Ora, dallo scorso 28 novembre, è giunta notizia della sua soppressione, anche se ancora ne possono beneficiare le donne che a quella data si trovavano già al settimo mese di gravidanza
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Il Bonus mamma e l’Assegno unico universale: come richiederlo
Venuti meno i diversi bonus validi fino all’anno passato, ecco sopraggiungere l’Assegno unico universale. Come appena accentato il passaggio del testimone tra il Bonus mamma e l’Assegno unico è già stato decretato. Per richiederne la prestazione occorrerà presentare domanda all’INPS, dopodiché si potrebbe usufruire di contributo estensibile fino a 175 euro mensili a figlio. Sempre che l’ISEE non superi i 15 mila euro annui.
Per un maggiore approfondimento in materia, è stato creato un portale istituzionale (Assegno Unico Italia) all’interno del quale poter capire come accedere all’incentivo e simulare l’importo previsto caso per caso.