Ma davvero esiste un bonus da 500 euro per le casalinghe?

Negli ultimi anni si è fatto un gran parlare di un ipotetico bonus da 500 euro da destinare alle donne, e in particolare alle casalinghe. Cosa c’è da sapere in merito.

Alla luce delle ultime notizie sull’erogazione di un bonus economico alle donne impegnate nel lavoro domestico, e senza altre fonti di reddito, molte di loro sono state indotte a credere di poterne fare richiesta. L’idea che si è consolidata è che fosse l’INPS l’ente destinato all’erogazione della misura di sostegno economico alle casalinghe. Quanto c’è di vero rispetto a tutto ciò? Abbiamo provato a capirne di più.

Di sicuro esiste al momento una somma erogata sotto forma di assegno sociale per coloro che avendo 67 anni di età, siano anche in possesso dei requisiti validi per averne diritto. Più precisamente si tratta di 468,10 euro, a cui possono accedere i soggetti privi di reddito. Mentre in caso di coniuge a carico la cifra annuale non deve sforare i 6.085,30 euro.

Una parte ridotta dell’assegno di 468 euro è prevista anche per coloro che presentino un reddito annuale non superiore ai 6 mila euro precedenti, e sempre se risultino non coniugati. Altrimenti il limite salirebbe a12.170,60 euro.

Quindi esiste il bonus di 500 euro?

Superato il limite delle 12.170,60 euro l’anno, non si ha diritto a nessun bonus. Quindi no, non esiste nessun bonus da 500 euro destinato alla categoria femminile delle casalinghe. Nemmeno se risultassero prive di reddito. Esistono invece gli assegni sociali, per richiedere i quali ognuno può presentare domanda presso l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale, ossia l’INPS, ricorrendo determinati requisiti.

La procedura di redazione dell’istanza in questione può essere redatta ricorrendo anche all’assistenza di un centro CAF e con l’ausilio di un operatore telefonico dell’ENTE di previdenza. All’accoglimento della domanda l’INPS procederà ad erogare la prestazione di natura assistenziale. Tale misura non è inoltre reversibile ai familiari superstiti, né può essere destinata a chi ha la residenza all’estero. Mentre può essere disposta esclusivamente per gli italiani e gli stranieri in condizioni economiche disagiate, e che vivono nel territorio italiano.

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