Il bollettino del Coronavirus di oggi evidenzia una stabilizzazione della curva di contagi, i numeri però rimangono ancora troppo alti.
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Lo stesso, infatti, subito dopo spiega che questa è la prima fase e che prima di poter allentare le misure bisogna ancora attendere: “abbiamo invertito l’aumento, adesso dobbiamo aspettarci un appiattimento. Quando ci sarà la diminuzione, inizieremo a parlare di aperture”. Come specificato a più riprese dalla cabina di regia dell’emergenza e dal governo stesso, insomma, abbandonare le misure prese adesso potrebbe essere solamente controproducente.
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Il bollettino di oggi mostra un ulteriore abbassamento dei nuovi contagi. Sono stati 22.930 i nuovi casi nelle ultime 24 ore, contro i 28.337 di ieri. Tuttavia questo dato non indica il reale abbassamento dei nuovi casi, poiché è vincolato al numero di tamponi effettuati. Nelle ultime 24 ore sono stati analizzati 148.935 tamponi, ovvero circa 39mila in meno rispetto al giorno prima. Questo perché la domenica generalmente è il giorno in cui si effettuano meno analisi. Il dato sull’andamento della curva dei contagi da analizzare, infatti, è quello relativo alla percentuale di tamponi positivi su quelli effettua, percentuale che da tre giorni è bloccata al 15%: 15,01% ieri e 15,4% oggi. L’indice del tasso dei contagi conferma le parole di Ricciardi e dimostra che l’aumento è stato per il momento bloccato.
I dati che continuano ad essere gravosi sono quelli relativi ai decessi: oggi sono morte 630 persone che si sommano alle 536 di ieri e portano il totale dei decessi a 50.453. L’Italia è la seconda Nazione europea per numero di decessi giornalieri (dietro solo al Regno Unito) e la sesta al mondo. Il nostro Paese ha scalato una posizione anche nella graduatoria di Paesi con il maggior numero di contagi giornalieri, superando l’Argentina e piazzandosi all’ottavo posto. Non è tutto negativo, anzi, i contagi stanno gradualmente scendendo in ogni regione e se i sacrifici fatti non verranno vanificati si potrà sperare in aperture nelle prossime settimane.
Per quanto riguarda i ricoveri si è giunti oggi a 34.697 (+418, +1,2% rispetto a ieri), mentre per le terapie intensive si è giunti a 3.810 posti letto occupati (+9 rispetto a ieri). La Lombardia rimane la regione maggiormente colpita dall’epidemia con 5.289 nuovi casi e 120 decessi nelle ultime 24 ore. Subito dietro ci sono il Piemonte per numero di morti (+81) e il Veneto per numero di nuovi contagi (+2.540).