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Coronavirus, Natale 2020: come sarà, cosa si potrà fare e cosa no

Published by
Cinzia Zadro

Le indicazioni, i mercatini chiusi, il cenone, le vacanze e le feste: ecco come sarà il Natale 2020

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Come sarà il Natale 2020

La speranza di tutti è quella di passare un Natale come tutti gli altri con il cenone, le lunghe tavolate e il tradizionale scambio dei regali. La verità, e lo sappiamo bene, è invece che il Natale 2020 non sarà per niente uguale gli altri. La pandemia da coronavirus cambierà inevitabilmente anche il Natale.

Ma come sarà questo Natale 2020? Sarà un Natale più intimo, in ristrettezze – economiche e non solo – e necessariamente meno scintillante. Si spera solo che non ci saranno provvedimenti troppo severi, ma molte cose dobbiamo saperlo già da adesso non potremo farle.

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E non sentitevi troppo amareggiati da un Natale con pochi festeggiamenti. Il Natale 2020 sarà sottotono per tutti, perfino per la Regina Elisabetta. La sovrana inglese rinuncerà infatti ai festeggiamenti di Sandringham, ma resterà a Windsor. Non farà il tradizionale pranzo con la Royal Family, saranno solo in 4 a tavola e non andrà a messa.

Natale 2020: niente mercatini e accensioni degli addobbi online

Mercatino di Natale di Vipiteno in Alto Adige: quest’anno niente mercatini di Natale

Il profumo di vin brulè, le casette di legno piene di oggetti di artigianato, le mille luci colorate e le musiche natalizie in sottofondo. Non c’è nulla di più suggestivo che i mercatini di Natale, che però purtroppo questo anno non si terranno. Annullati in tutto il territorio nazionale: niente mercatini di Natale dell’Alto Adige, niente mercatino della Befana in piazza Navona a Roma, nessun mercatino di Natale. Sono stati annullati i mercatini anche all’estero in Germania, Francia e Belgio.

Gli addobbi di Natale invece ci saranno ad illuminare il Natale, ma saranno meno sfavillanti degli scorsi anni. L’investimento economico rischia di essere infatti troppo oneroso per delle casse comunali già in difficoltà e con il rischio oltretutto di misure restrittive.

Ad esempio a Roma il tradizionale albero di Natale di Piazza Venezia soprannominato ‘Spelacchio’ negli ultimi tre anni è stato sponsorizzato da Netflix. Quest’anno il grande sponsor ha fatto marcia indietro. Forse ci penserà Acea, l’azienda elettrica cittadina, a illuminare l’albero, ma ancora non ci sono certezze. Si sa solo che sarà allestito a Piazza del Popolo per via dei lavori della metro C.

Molte cerimonie di accensione delle luminarie potrebbero avvenire online. Se è vero che si conserva ancora la speranza che ad inizio dicembre – periodo in cui solitamente si accendono gli alberi di Natale e gli addobbi stradali – la situazione sia migliore, non potranno comunque esserci assembramenti. Dunque l’ipotesi è di far seguire online le cerimonie di accensione degli addobbi. Lo faranno a Londra per la tradizionale accensione di Oxford e Regent Street. Lo faranno anche a Roma e forse anche a Gubbio per il grande Albero di Natale.

Viaggi e settimana bianca a Natale 2020

Settimana bianca a Natale: molto a rischio

Il nostro Ministero degli Esteri ha sconsigliato tutti i viaggi all’estero non strettamente indispensabili. Un avviso tuttora valido che difficilmente potrà essere ritirato per le feste di Natale. Al momento quasi tutta Europa è in lockdown o con misure restrittive severe e con obblighi di quarantena o tamponi per chi proviene dall’Italia. Impossibile che per Natale la situazione cambi sostanzialmente. Dunque per quest’anno niente viaggi all’estero.

Per quanto riguarda l’Italia ci si augura che ci si possa muovere dalla propria regione sia per turismo, sia per raggiungere la propria famiglia. Ma è più probabile che gli spostamenti fra regioni siano ridotti a quelli strettamente necessari: rientro presso la propria residenza e ricongiungimenti familiari.

La settimana bianca a Natale

La stagione sciistica prenderà il via in Italia a fine novembre, ma con ogni probabilità l’inizio sarà rimandato almeno in alcune regioni. Al momento l’Alto Adige, la Lombardia e il Piemonte sono in zona rossa: non sono ammessi dunque spostamenti al di fuori del proprio comune. Ed entrare ed uscire dalla zone rossa è vietato se non per necessità.

Per Natale ci si augura che la situazione migliori e nell’ipotesi più rosea si potrà dunque andare qualche giorno in montagna. Ma non saranno ammessi assembramenti come quelli che sono stati visti qualche settimana fa con gente accalcata in fila per lo skilift. Tanto che le stazioni sciistiche si sono ora organizzate: misurazione della temperatura e prenotazione obbligatoria. Non più di un tot di persone al giorno sugli impianti.

Cenone di Natale 2020: si potrà fare?

Cenone di Natale 2020 con pochi intimi

La maggior parte delle feste di Natale si passano in casa. E se sul fatto che staremo a casa anche per questo Natale 2020 nessuno ha dubbi. Le perplessità ci sono su come si starà in casa. Ovvero se si potranno fare feste, cenoni e tavolate.

La risposta è no. Dovremo più o meno attenerci al protocollo di sua maestà la Regina Elisabetta e limitarci a pochi intimi. Il premier Conte nella conferenza stampa in cui ha illustrato il DPCM ha detto no ai veglioni e ai cenoni, un po’ di austerità per avere una serenità economica.

Dunque cosa potremo fare? Dimentichiamoci le tavolate, non si potrà essere più di 6/7 a tavola e il consiglio sarebbe di cenare con il nucleo familiare convivente. Se ci sono degli ospiti sarebbe indispensabili stare a distanza e far cambiare spesso l’aria. I parenti si potranno andare a trovare, ma indossando la mascherina. Le regole che applichiamo ora le dovremo applicare anche a Natale.

Capodanno 2021: niente feste e balli

Capodanno 2021: festa in famiglia

Solo l’andamento dei contagi ci potrà dire come sarà la notte in cui finalmente saluteremo il 2020. Quello che è certo è che non potranno esserci balli: le discoteche e i luoghi di ballo saranno comunque chiusi.

Anche in uno scenario di miglioramento della situazione epidemiologica è difficile pensare a delle riaperture per il veglione. L’ipotesi più probabile è che saluteremo il 2021 in casa con pochi intimi. Facendo delle speculazioni in una situazione molto rosea dell’epidemia potrebbero essere magari fatte delle concessioni ai ristoranti: un rigido protocollo (non più di 4 per tavolo e distanziati), con musica solo di intrattenimento per la notte del 31. In questo scenario potrebbero riaprire anche i teatri. Difficile invece, anche in una visione molto rosea della situazione, che potranno esserci le feste di piazza: troppo complicato gestire l’afflusso.

Shopping e regali: come fare

Shopping di Natale 2020

Con il lockdown i negozi sono chiusi. E come si fanno dunque i regali? Attualmente il lockdown è in vigore solo in alcune regioni, ma con ogni probabilità sarà esteso a quasi tutto il territorio nazionale. Di conseguenza in molti si chiedono come si fa a fare i regali di Natale?

L’intenzione del Governo è quello di raffreddare la curva dei contagi adesso, così che per inizio dicembre, al massimo metà del mese di dicembre, si possa procedere a delle riaperture e di conseguenza dare ossigeno al commercio.  Ma cosa succederà davvero lo sapremo ovviamente solo nelle prossime settimane. I nostri comportamenti virtuosi potranno aiutare a riaprire per Natale.

Nelle regioni dove al momento non ci sono restrizioni così severe è consigliabile fare ora gli acquisti di Natale, così da non ritrovarsi in lunghe file davanti ai negozi, evitando così anche pericolosi assembramenti. Il consiglio è anche quello di farli online e spedirli dato che non potremo scambiarci i regali con tutti i parenti come al solito.

Se si procederà alle riaperture dei negozi e dei centri commerciali teniamo a mente che saranno applicate regole per evitare assembramenti e la disposizione della chiusura nel fine settimana potrebbe perdurare. Meglio pensarci per tempo.

La messa di Natale 2020

La messa di Natale 2020 a San Pietro

Le messe non state raggiunte da nessun provvedimento restrittivo in questi lockdown varati nell’ultimo DPCM a maggior ragione si potrà partecipare alla messa di Natale 2020. Il coprifuoco verrà rimosso o posticipato, ma l’invito sarà quello di non creare assembramenti e di celebrare all’aperto dove possibile.

Regole ferree saranno prese anche a San Pietro dove potranno accedere solo un numero limitato di fedeli nel piazzale. In base alla situazione epidemiologica la messa potrà infatti essere celebrata all’aperto onde evitare affollamenti all’interno della Basilica.