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Il record di contagi registrato ieri ha convinto il Governatore De Luca a far chiudere le scuole primarie e secondarie sino al 14 novembre.
Da settimane ormai Vincenzo De Luca, governatore della Campania, lancia messaggi d’allarme sulla situazione sanitaria della sua regione. E’ stato proprio lui il primo a richiedere un coprifuoco per la movida notturna e sempre lui a sostenere che si dovrebbe procedere con un lockdown per evitare che la situazione diventi ingestibile. Lockdown che prima ha preannunciato per il fine settimana di Halloween e che successivamente ha imposto per gli ultimi due fine settimana di ottobre.
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Sempre De Luca è stato il primo a richiedere la didattica a distanza per gli studenti del liceo, scatenando la reazione stizzita del ministro Azzolina e di diversi avversari politici. Una misura che domenica scorsa è stata implementata anche a livello nazionale, così come le chiusure anticipate a partire dalle ore 18.00. D’altronde, dopo la Lombardia, la Campania è la regione maggiormente colpita dalla seconda ondata della pandemia e, a differenza di questa, ha a disposizione meno terapie intensive e meno posti letto.
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Oggi il Presidente De Luca ha deciso di fare un ulteriore passo verso il lockdown totale. Dopo i dati condivisi ieri dalla Protezione Civile sui contagi in Campania, si è infatti riunita l’unità di crisi per vagliare la situazione. Nelle ultime 24 ore è stato registrato il record assoluto di contagi per la regione (oltre 3mila), la maggior parte dei quali asintomatici. Il record di casi è legato, dunque, al numero record di tamponi effettuati (17.735 in sole 24 ore).
Il dato che ha preoccupato maggiormente è quello sulle infezioni riscontrate tra i bambini di età compresa tra 0 e 5 anni ed i loro contatti. L’Unità di Crisi ha stabilito che allo stato attuale è impossibile assicurare la sicurezza dei bambini e delle loro famiglie facendo continuare l’attività in presenza. Per questo con l’ordinanza numero 86, la Regione Campania impone la chiusura delle scuole primarie e secondarie e incoraggia la didattica a distanza.
Nell’ordinanza si legge che vi sono alcune eccezioni. Una riguardante le scuole primarie e secondarie: le lezioni in presenza saranno permesse per gli alunni con disturbi di tipo autistico, ovviamente dopo un’attenta valutazione del contesto. Con l’ordinanza viene confermata la sospensione di lezioni e esami all’Università, salvo che per gli studenti del primo anno nel caso in cui fossero state già programmate dall’Ateneo di competenza.
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