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Regole per Natale 2020: no spostamenti, niente neve, sì ai negozi

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Cinzia Zadro

Le misure per il nuovo DPCM che sarà in vigore fino alla Befana. Pochissime le concessioni previste per questo Natale 2020: ecco il piano del Governo

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Le regole per Natale 2020: cosa dirà il prossimo DPCM

Non ripetere gli errori di quest’estate. E’ questo il mantra che guida il Governo in questi giorni che si stanno mettendo a punto le misure da prendere nel prossimo DPCM che disciplinerà l’intenso periodo natalizio. Se è vero che la situazione epidemiologica va migliorando non si può rischiare nulla. Dunque l’intenzione del Governo e del CTS è un no agli spostamenti fra regioni e no alle vacanze sulla neve. Unica concessione a negozi che potranno riaprire, mentre per bar e ristoranti non dovrebbe cambiare nulla.

Il coprifuoco resterà in vigore con una deroga per la vigilia di Natale consentendo di andare a cenoni ristretti, non più di 5/6 a tavola, e alla messa di mezzanotte. Non dovrebbero esserci sorprese nemmeno sul discorso ‘scuola’. Per le superiori proseguirà la didattica a distanza fino al 7 gennaio.

Regole di Natale 2020: restrizioni anche in zone gialle e arancioni

La speranza di molti era che con il miglioramento delle condizioni epidemiologiche ci sarebbero state delle concessioni, maggiori aperture e libertà di movimento. Soprattutto in quelle regioni dove la situazione presenta un rischio medio, ovvero le regioni gialle e arancioni. Ma il Governo è propenso a scegliere una via molto dura e sembra che ci siano davvero pochi margini.

L’unico cambiamento importante presente nel prossimo DPCM del 4 dicembre riguarderà i negozi: la necessità di dare linfa all’economia in un periodo strategico per il commercio porterà all’apertura e al prolungamento dell’orario.

La curva epidemiologica ha raggiunto il plateau – e in alcune regioni sta già scendendo – il ritmo di diffusione è rallentato e l’RT, l’indice di trasmissibilità, si attende che scenda ulteriormente nelle prossime settimane. La pressione sugli ospedali è ancora molto alta – risentendo oggi dei contagi dei giorni scorsi – e ci metterà parecchie settimane per riportarsi su numeri gestibili. Un quadro che invita ad essere ancora estremamente prudenti.

Spostamenti fra regioni

Uno dei nodi cruciali del nuovo DPCM riguarda gli spostamenti fra regioni. Il periodo natalizio è quello in cui si torna a casa dai parenti, ma concedere questa possibilità vuol dire correre il rischio di movimenti fra regioni rosse e gialle, di spostamenti incontrollati, di viaggi di piacere e di un conseguente aumento dei contagi. Esattamente  quello che successe la scorsa estate quando forti di una diminuzione drastica dei numeri dell’epidemia si concesse lo spostamento fra regioni.

L’intenzione dunque è di vietare gli spostamenti fra regioni nel periodo natalizio se non per motivi di ricongiungimento familiare. Servirà un’autocertificazione che attesti dunque che si torni a casa dai propri congiunti. Un modo per non impedire di passare il Natale con la propria famiglia, ma bloccando i viaggi non essenziali. Niente vacanze, dunque.

Vacanze sulla neve

Il no alle vacanze di natale coincide dunque con i no alle vacanze sulla neve. Il piano presentato dalle regioni con ingressi contingentati sulle piste, mascherine obbligatorie e skipass in vendita online non basta a convincere il governo e il CTS.

Una presa di posizione contro la settimana bianca condivisa dai governi europei. L’Italia è seduta al tavolo con Germania e Francia proprio per condividere la stessa strategia sulle vacanze sulla neve nel periodo natalizio. Gli impianti sciistici resteranno dunque chiusi durante le feste. Nessuna apertura l’8 dicembre. Se ne riparlerà dopo la Befana.

Aperture dei negozi

E’ questa la novità più importante del nuovo DPCM. L’intenzione è quella di consentire un orario prolungato dei negozi fino alle 22 per suddividere l’afflusso dei clienti nell’arco dell’intera giornata. Tornerebbero dunque le aperture nei fine settimana di centri commerciali e dei grandi magazzini. Ciò riguarda però le zone gialle e arancioni. Diverso il discorso per le zone rosse per le quali si stanno studiando regole diverse: ovvero negozi aperti solo durante la settimana con orario prolungato.

Orario del coprifuoco

Con l’apertura prolungata dei negozi cambierebbe anche l’orario del coprifuoco che si sposterebbe di un paio d’ore in avanti. L’ipotesi è che il coprifuoco entri in vigore tutti i giorni dalle 23 alle 5 del mattino. Ad eccezione della notte della vigilia di Natale quando il coprifuoco dovrebbe partire dopo le 24 per dare modo di partecipare alla messa.
Per quanto riguarda invece il 31 dicembre è ancora allo studio l’orario del coprifuoco: escluse le possibilità di fare feste o cenoni.